Val D’Oca / Tito Campesan
Che cosa ti ha portato ad assumere una posizione nell’ambito marketing?
Mi sono laureato in Economia Internazionale all’Università di Trieste e subito dopo ho avuto l’opportunità di fare uno stage in Giappone. Mi sono innamorato di questo Paese e, dopo lo stage, ho deciso di rimanere, lavorando per altri 6 anni tra Giappone, Corea del Sud e Cina. Mi sono trasferito poi a Seul per 3 anni, entrando in una realtà di importazione di vini. Qui ho mosso i miei primi passi nel mondo del marketing. Successivamente sono entrato in Val D’Oca come responsabile GDO Italia, posizione che ho ricoperto per 9 anni. Da circa un anno, invece, ricopro il ruolo di Direttore Commerciale.
Qual è il tuo ruolo in azienda e con quali figure ti interfacci maggiormente?
In Val D’Oca sono una figura di coordinamento. Mi occupo di strategie commerciali e supervisiono la comunicazione e il marketing legato ai nostri due brand, Val d’Oca e Cantina Produttori di Valdobbiadene, prevalentemente offline ma anche online. Mi interfaccio, sicuramente, con il Direttore Generale e con l’Ufficio Marketing. Abbiamo un team composto da 3 risorse: due sono più verticalizzate sul marketing product mentre l’altra è la nostra PR.
Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?
Facebook è sicuramente la piattaforma su cui Val D’Oca è presente da più tempo ed è ancora quella più in linea con il brand. Anche Instagram ci dà molta soddisfazione e ci aiuta a coinvolgere un pubblico più giovane. Il canale più lontano al momento è X, o Twitter. In futuro vorremmo aumentare la nostra presenza sul digital aprendo un profilo su TikTok.
I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?
È un dato che va contestualizzato, soprattutto nel settore vitivinicolo. Credo che in questo ambito conti più la qualità, non solo dei prodotti ma anche della fanbase. Dipende anche dal posizionamento del brand nel mercato: più è alto e più il consumatore presta attenzione, si informa e cerca dati anche sui social media. Per quanto riguarda Val D’Oca, credo che il numero di follower non sia una metrica così determinante perché, trattandosi di un brand, la forza risiede nell’insieme dei prodotti. Penso che la percezione sia differente rispetto ai canali social di persone singole.
Quanto contano le recensioni online, sono importanti?
Le recensioni ci forniscono un rapporto diretto con il consumatore finale. Si tratta di un’azione che richiede un’intenzione e un impiego di tempo più “forti” rispetto al semplice follow sui social. Grazie a questi feedback ci rendiamo conto di dove poter migliorare, cosa funziona e cosa andrebbe perfezionato. Riceviamo le recensioni direttamente sul sito di Val D’Oca, uno dei primi e-commerce di settore. Non abbiamo un team dedicato solo a questa tipologia di interazione ma è per noi una priorità. Siamo molto focalizzati sul customer care, rispondiamo sempre alle richieste e alle recensioni dei consumatori.
Hai pensato di avvalerti dell’aiuto di professionisti del mondo social vista l’importanza raggiunta dalle piattaforme digitali e la loro complessità di gestione?
Assolutamente sì! Val D’Oca collabora da tantissimo tempo con una realtà verticalizzata principalmente sull’aspetto delle performance. Ci sono anche altre realtà che ci seguono perché preferiamo diversificare: ci affidiamo ad agenzie o professionisti verticali sui loro servizi. Credo che le collaborazioni con l’esterno ci stimolino e ci migliorino dal punto di vista professionale e umano. Lavorare fianco a fianco con professionisti del settore ci permette di crescere, imparare e scoprire nuovi aspetti del mondo digital, sempre in continua evoluzione.
Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?
Circa due anni fa abbiamo intrapreso un percorso di rebranding dei due marchi legati a Val D’Oca. È stato un percorso molto lungo che ha coinvolto tutti gli uffici: dai prodotti fino al logo e al sito web. Volevamo ampliare il nostro target di riferimento e andare a coinvolgere un pubblico più giovane con una diversa sensibilità verso questo settore. Come già accennato, desideriamo ampliare le nostre strategie e la nostra presenza social. Abbiamo dei progetti importanti anche offline che andranno a coinvolgere lo shop e la cantina. Lanceremo anche il sito e i canali social del brand Cantina Produttori di Valdobbiadene, dedicato al canale off trade.
Val D’Oca / Tito Campesan
Che cosa ti ha portato ad assumere una posizione nell’ambito marketing?
Mi sono laureato in Economia Internazionale all’Università di Trieste e subito dopo ho avuto l’opportunità di fare uno stage in Giappone. Mi sono innamorato di questo Paese e, dopo lo stage, ho deciso di rimanere, lavorando per altri 6 anni tra Giappone, Corea del Sud e Cina. Mi sono trasferito poi a Seul per 3 anni, entrando in una realtà di importazione di vini. Qui ho mosso i miei primi passi nel mondo del marketing. Successivamente sono entrato in Val D’Oca come responsabile GDO Italia, posizione che ho ricoperto per 9 anni. Da circa un anno, invece, ricopro il ruolo di Direttore Commerciale.
Qual è il tuo ruolo in azienda e con quali figure ti interfacci maggiormente?
In Val D’Oca sono una figura di coordinamento. Mi occupo di strategie commerciali e supervisiono la comunicazione e il marketing legato ai nostri due brand, Val d’Oca e Cantina Produttori di Valdobbiadene, prevalentemente offline ma anche online. Mi interfaccio, sicuramente, con il Direttore Generale e con l’Ufficio Marketing. Abbiamo un team composto da 3 risorse: due sono più verticalizzate sul marketing product mentre l’altra è la nostra PR.
Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?
Facebook è sicuramente la piattaforma su cui Val D’Oca è presente da più tempo ed è ancora quella più in linea con il brand. Anche Instagram ci dà molta soddisfazione e ci aiuta a coinvolgere un pubblico più giovane. Il canale più lontano al momento è X, o Twitter. In futuro vorremmo aumentare la nostra presenza sul digital aprendo un profilo su TikTok.
I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?
È un dato che va contestualizzato, soprattutto nel settore vitivinicolo. Credo che in questo ambito conti più la qualità, non solo dei prodotti ma anche della fanbase. Dipende anche dal posizionamento del brand nel mercato: più è alto e più il consumatore presta attenzione, si informa e cerca dati anche sui social media. Per quanto riguarda Val D’Oca, credo che il numero di follower non sia una metrica così determinante perché, trattandosi di un brand, la forza risiede nell’insieme dei prodotti. Penso che la percezione sia differente rispetto ai canali social di persone singole.
Quanto contano le recensioni online, sono importanti?
Le recensioni ci forniscono un rapporto diretto con il consumatore finale. Si tratta di un’azione che richiede un’intenzione e un impiego di tempo più “forti” rispetto al semplice follow sui social. Grazie a questi feedback ci rendiamo conto di dove poter migliorare, cosa funziona e cosa andrebbe perfezionato. Riceviamo le recensioni direttamente sul sito di Val D’Oca, uno dei primi e-commerce di settore. Non abbiamo un team dedicato solo a questa tipologia di interazione ma è per noi una priorità. Siamo molto focalizzati sul customer care, rispondiamo sempre alle richieste e alle recensioni dei consumatori.
Hai pensato di avvalerti dell’aiuto di professionisti del mondo social vista l’importanza raggiunta dalle piattaforme digitali e la loro complessità di gestione?
Assolutamente sì! Val D’Oca collabora da tantissimo tempo con una realtà verticalizzata principalmente sull’aspetto delle performance. Ci sono anche altre realtà che ci seguono perché preferiamo diversificare: ci affidiamo ad agenzie o professionisti verticali sui loro servizi. Credo che le collaborazioni con l’esterno ci stimolino e ci migliorino dal punto di vista professionale e umano. Lavorare fianco a fianco con professionisti del settore ci permette di crescere, imparare e scoprire nuovi aspetti del mondo digital, sempre in continua evoluzione.
Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?
Circa due anni fa abbiamo intrapreso un percorso di rebranding dei due marchi legati a Val D’Oca. È stato un percorso molto lungo che ha coinvolto tutti gli uffici: dai prodotti fino al logo e al sito web. Volevamo ampliare il nostro target di riferimento e andare a coinvolgere un pubblico più giovane con una diversa sensibilità verso questo settore. Come già accennato, desideriamo ampliare le nostre strategie e la nostra presenza social. Abbiamo dei progetti importanti anche offline che andranno a coinvolgere lo shop e la cantina. Lanceremo anche il sito e i canali social del brand Cantina Produttori di Valdobbiadene, dedicato al canale off trade.