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Tubes Rossella Fantinato Conpac

TUBES / Rossella Fantinato

Marketing & Communication Manager

Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?

Ho studiato Scienze delle Comunicazioni e dello Spettacolo, nel corso di Relazioni Pubbliche e Pubblicità. Successivamente mi sono occupata di press office per una realtà che gestiva clienti nel mondo del design. Qui ho acquisito molte competenze specifiche, imparando le dinamiche interne di questo settore e creando un network di contatti che tutt’ora mi è fondamentale. Mi sono poi spostata in una realtà che lavorava con Il Sole 24 Ore dove ho imparato come funzionano le dinamiche di un ufficio grafico, come coordinare il materiale fotografico e come si scrivono comunicati stampa. Ho lavorato, poi, in ambito commerciale per quattro anni in Domus. Quest’esperienza mi ha formata molto dal punto di vista comunicativo e di marketing, permettendomi, tra le altre cose, di ampliare la mia rete di conoscenze e contatti. Qui ho anche iniziato il mio approccio al mondo social che, ai tempi, stava appena sbocciando. Ho aperto, quindi, la pagina Facebook di questa realtà seguendola nel suo sviluppo. In quegli anni i social erano legati a un’idea di perdita di tempo ed ero criticata per questa mia iniziativa ma sapevo di star creando una nuova “porta d’ingresso” nelle aziende che venivano a conoscenza del brand tramite Facebook. Avevo il desiderio, però, di staccarmi da queste dinamiche commerciali che stentavo a sentire mie: mi sono spostata in una web agency dove ho ricoperto il ruolo di Account. Sono entrata in Tubes perché erano alla ricerca di una figura che potesse tradurre e declinare il brand anche nel mondo digital, seguendo tutta la parte di comunicazione. 

Cosa ne pensi dell’utilizzo dei social media nel segmento di mercato B2B?

Penso che il canale di comunicazione sia importante indipendentemente da cosa accade all’esterno: se in questo momento storico i social sono una sorta di megafono per comunicare e raccontare il prodotto, è fondamentale utilizzare anche questo genere di strumento. Credo che si debbano utilizzare le piattaforme giuste in base al target ma sono anche convinta che ogni brand possa trovare il suo perché tutti utilizzano i social. Negli ultimi anni ho notato un incremento dell’uso dei social nel mondo dell’arredo, anche grazie alla presenza di influencer che raccontano le loro scelte di design. In Tubes stiamo cercando di creare strategie ad hoc per ogni piattaforma su cui siamo presenti, realizzando una comunicazione sempre in linea con la brand identity. 

Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?

Per Tubes, Pinterest e Instagram sono le prime fonti di traffico. Su queste due piattaforme andiamo a creare delle ispiration board per architetti, designer e lavoratori del settore. Sono entrambi molto visuali nei contenuti e danno importanza all’estetica ma, soprattutto, vanno a includere anche il consumatore finale ampliando così il nostro bacino d’utenza. Il social meno in linea, al momento, è TikTok per il pubblico molto giovane che non è interessato alla nostra offerta.

I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?

Sono d’accordo con quest’analisi perché il numero di follower è quasi sempre associato all’affidabilità del brand. In Tubes abbiamo iniziato a utilizzare Instagram prima dei nostri competitor e questo si riflette sui numeri della nostra fanbase. Inoltre ora stiamo creando delle strategie mirate all’implementazione della community. Sono vanity metrics ma fanno tutt’ora parte della percezione che l’utente ha di un brand.

Quanto contano le recensioni online, sono importanti?

Partendo dal presupposto che il compratore si è evoluto e ora ricerca, si informa prima di acquistare un prodotto o un servizio, in Tubes cerchiamo di analizzare e studiare le recensioni. Il nostro ufficio Customer Care è sempre attento a rispondere e a essere presente anche nella sezione recensioni. Personalmente, invece, tendo a lasciarle solo se ho avuto un’esperienza davvero molto positiva e utilizzo Booking per leggerle quando viaggio. 

Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?

Sì, Tubes collabora tutt’ora con una realtà esterna. Credo che questo scambio di informazioni con professionisti esterni possa fare molto bene. È difficile essere verticalizzati in ogni sfaccettatura del marketing, soprattutto quando si gestisce tutta la comunicazione del brand. Per questo scegliamo di farci affiancare da chi si focalizza solo su alcuni aspetti in maniera da farlo con completezza e più risultati. In questo modo si crea uno scambio: aggiornamenti sulle piattaforme social e le migliori strategie da adottare si fondono con il DNA interno del brand.

Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?

Il 2024 è un anno di novità per Tubes. Ci stiamo dedicando al lancio dei nuovi prodotti che recentemente abbiamo svelato al Salone del Mobile. È un’operazione di comunicazione che coinvolge anche un nuova area semantica dedicata ad una nuova tipologia di prodotto. Si tratta dell’accessorio di calore. I risultati del Salone ci hanno confermato un grande interesse e apprezzamento nei confronti del nostro brand e delle nostre proposte. A volte audaci. Nello stand micro-architetture davano risalto ai nostri prodotti con l’obiettivo di enfatizzare il ruolo protagonista / scultura del calorifero. Per declinare il binomio design-tecnologia e presentare i nuovi prodotti in un modo anticonvenzionale, ho coinvolto un artista esperto AI. Avevo visto dei video da lui realizzati per l’industria musicale e  l’ho coinvolto per realizzare con l’AI generativa, questa video-installazione che abbiamo proiettato su un videowall di 16 metri quadrati all’interno dello stand. Spesso cerco di collaborare con talenti che provengono da altri contesti, perché stimolano punti di vista differenti e portano entusiasmo: componente per me fondamentale in ogni attività.

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TUBES / Rossella Fantinato

Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?

Ho studiato Scienze delle Comunicazioni e dello Spettacolo, nel corso di Relazioni Pubbliche e Pubblicità. Successivamente mi sono occupata di press office per una realtà che gestiva clienti nel mondo del design. Qui ho acquisito molte competenze specifiche, imparando le dinamiche interne di questo settore e creando un network di contatti che tutt’ora mi è fondamentale. Mi sono poi spostata in una realtà che lavorava con Il Sole 24 Ore dove ho imparato come funzionano le dinamiche di un ufficio grafico, come coordinare il materiale fotografico e come si scrivono comunicati stampa. Ho lavorato, poi, in ambito commerciale per quattro anni in Domus. Quest’esperienza mi ha formata molto dal punto di vista comunicativo e di marketing, permettendomi, tra le altre cose, di ampliare la mia rete di conoscenze e contatti. Qui ho anche iniziato il mio approccio al mondo social che, ai tempi, stava appena sbocciando. Ho aperto, quindi, la pagina Facebook di questa realtà seguendola nel suo sviluppo. In quegli anni i social erano legati a un’idea di perdita di tempo ed ero criticata per questa mia iniziativa ma sapevo di star creando una nuova “porta d’ingresso” nelle aziende che venivano a conoscenza del brand tramite Facebook. Avevo il desiderio, però, di staccarmi da queste dinamiche commerciali che stentavo a sentire mie: mi sono spostata in una web agency dove ho ricoperto il ruolo di Account. Sono entrata in Tubes perché erano alla ricerca di una figura che potesse tradurre e declinare il brand anche nel mondo digital, seguendo tutta la parte di comunicazione. 

Cosa ne pensi dell’utilizzo dei social media nel segmento di mercato B2B?

Penso che il canale di comunicazione sia importante indipendentemente da cosa accade all’esterno: se in questo momento storico i social sono una sorta di megafono per comunicare e raccontare il prodotto, è fondamentale utilizzare anche questo genere di strumento. Credo che si debbano utilizzare le piattaforme giuste in base al target ma sono anche convinta che ogni brand possa trovare il suo perché tutti utilizzano i social. Negli ultimi anni ho notato un incremento dell’uso dei social nel mondo dell’arredo, anche grazie alla presenza di influencer che raccontano le loro scelte di design. In Tubes stiamo cercando di creare strategie ad hoc per ogni piattaforma su cui siamo presenti, realizzando una comunicazione sempre in linea con la brand identity. 

Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?

Per Tubes, Pinterest e Instagram sono le prime fonti di traffico. Su queste due piattaforme andiamo a creare delle ispiration board per architetti, designer e lavoratori del settore. Sono entrambi molto visuali nei contenuti e danno importanza all’estetica ma, soprattutto, vanno a includere anche il consumatore finale ampliando così il nostro bacino d’utenza. Il social meno in linea, al momento, è TikTok per il pubblico molto giovane che non è interessato alla nostra offerta.

I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?

Sono d’accordo con quest’analisi perché il numero di follower è quasi sempre associato all’affidabilità del brand. In Tubes abbiamo iniziato a utilizzare Instagram prima dei nostri competitor e questo si riflette sui numeri della nostra fanbase. Inoltre ora stiamo creando delle strategie mirate all’implementazione della community. Sono vanity metrics ma fanno tutt’ora parte della percezione che l’utente ha di un brand.

Quanto contano le recensioni online, sono importanti?

Partendo dal presupposto che il compratore si è evoluto e ora ricerca, si informa prima di acquistare un prodotto o un servizio, in Tubes cerchiamo di analizzare e studiare le recensioni. Il nostro ufficio Customer Care è sempre attento a rispondere e a essere presente anche nella sezione recensioni. Personalmente, invece, tendo a lasciarle solo se ho avuto un’esperienza davvero molto positiva e utilizzo Booking per leggerle quando viaggio. 

Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?

Sì, Tubes collabora tutt’ora con una realtà esterna. Credo che questo scambio di informazioni con professionisti esterni possa fare molto bene. È difficile essere verticalizzati in ogni sfaccettatura del marketing, soprattutto quando si gestisce tutta la comunicazione del brand. Per questo scegliamo di farci affiancare da chi si focalizza solo su alcuni aspetti in maniera da farlo con completezza e più risultati. In questo modo si crea uno scambio: aggiornamenti sulle piattaforme social e le migliori strategie da adottare si fondono con il DNA interno del brand.

Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?

Il 2024 è un anno di novità per Tubes. Ci stiamo dedicando al lancio dei nuovi prodotti che recentemente abbiamo svelato al Salone del Mobile. È un’operazione di comunicazione che coinvolge anche un nuova area semantica dedicata ad una nuova tipologia di prodotto. Si tratta dell’accessorio di calore. I risultati del Salone ci hanno confermato un grande interesse e apprezzamento nei confronti del nostro brand e delle nostre proposte. A volte audaci. Nello stand micro-architetture davano risalto ai nostri prodotti con l’obiettivo di enfatizzare il ruolo protagonista / scultura del calorifero. Per declinare il binomio design-tecnologia e presentare i nuovi prodotti in un modo anticonvenzionale, ho coinvolto un artista esperto AI. Avevo visto dei video da lui realizzati per l’industria musicale e  l’ho coinvolto per realizzare con l’AI generativa, questa video-installazione che abbiamo proiettato su un videowall di 16 metri quadrati all’interno dello stand. Spesso cerco di collaborare con talenti che provengono da altri contesti, perché stimolano punti di vista differenti e portano entusiasmo: componente per me fondamentale in ogni attività.

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