Ros / Francesca Ros
Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?
Ho studiato Economia Aziendale all’Università di Udine e poi ho proseguito con l’indirizzo MBA a Bologna. Sono entrata in Ros tra la Triennale e il Master, continuando gli studi mentre già lavoravo in azienda. Cerco di seguire sempre dei corsi per tenermi aggiornata e per portare avanti quella che per me è proprio una passione in campo Marketing. Sono partita lavorando nell’area back office e, piano piano, mi sono verticalizzata sulla gestione e organizzazione della Comunicazione del brand. Coordino sia la parte online che offline, seguendo le fiere e gli eventi.
Cosa ne pensi dei social media nel segmento di mercato B2B?
Vedo un mercato che utilizza, sì, i social ma forse solo con obiettivi legati al coinvolgimento del proprio pubblico target. In Ros, per esempio, li utilizziamo per raggiungere gli addetti di settore, i nostri clienti e chi ha una posizione di rilievo nelle diverse aziende. Tutta questa fetta di pubblico, generalmente, ha un’età media di circa 40 – 45 anni ed è, quindi, presente sui social. Fornitori e competitor sono ancora poco presenti sulle piattaforme perché convinti si tratti di una nicchia di mercato particolare dove non sono ancora così cardinali.
Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?
Sicuramente LinkedIn è la piattaforma più vicina a Ros. È un canale più istituzionale che ci permette di creare un’immagine che punta di più sulla serietà del brand e di comunicare con clienti e figure professionali di rilievo nel settore. Utilizziamo Facebook per andare a coinvolgere i nostri dipendenti, scegliendo l’advocacy e l’engagement interno. Al momento non vedo Instagram e TikTok in linea con le nostre necessità ma un domani potremmo inserirli all’interno della strategia di comunicazione.
I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?
Secondo me è un numero che ormai non ha più un così forte impatto come qualche anno fa, soprattutto nel nostro settore. È un dato che va contestualizzato: bisogna prima comprendere gli obiettivi, le strategie e le dinamiche che un determinato brand vuole seguire. In Ros preferiamo una fanbase in target, magari un po’ più ridotta, ma interessata ai nostri contenuti e a ciò che vogliamo comunicare. Avere una fanbase ampia ma non in target non è uno dei nostri goal, preferiamo le interazioni e l’interesse vero nei nostri confronti.
Quanto contano le recensioni online, sono importanti?
In linea di massima non riceviamo moltissime recensioni perché siamo un realtà B2B. È un aspetto importante che ti permette di capire dove poter migliorare e di dimostrare attenzione verso il cliente o il fornitore. Vogliamo sicuramente curarle in maniera più costante, dedicandoci tempo e risorse. Personalmente, invece, leggo moltissimo le recensioni, soprattutto quando si tratta di ristoranti o strutture legate ai viaggi. Ne lascio poche su TripAdvisor ma molte di più su Booking, anche grazie alla call to action della piattaforma.
Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?
In Ros abbiamo collaborato con un’agenzia con la quale si è creata una situazione particolare. Ci siamo trovati molto bene con l’Account, sia a livello lavorativo che umano, ma con il resto del team, purtroppo, non è “scattata la scintilla”. Inizialmente questa realtà ci seguiva sul lato testi per il sito web, successivamente ci ha supportato anche durante la prima fase dei nostri canali social. Adesso siamo affiancati da una professionista esterna che mi supporta sia sui social che sul sito web.
Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?
Ci piacerebbe dare spazio alle persone che lavorano qui in azienda con noi tramite interviste e video. Vorremmo trasmettere all’esterno i valori e il senso di convivialità che respiriamo tutti i giorni: il nostro è un brand a conduzione familiare ed è per noi un aspetto molto significativo e importante. In generale vorremmo dare una sfaccettatura più umana e personale di Ros.
Ros / Francesca Ros
Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?
Ho studiato Economia Aziendale all’Università di Udine e poi ho proseguito con l’indirizzo MBA a Bologna. Sono entrata in Ros tra la Triennale e il Master, continuando gli studi mentre già lavoravo in azienda. Cerco di seguire sempre dei corsi per tenermi aggiornata e per portare avanti quella che per me è proprio una passione in campo Marketing. Sono partita lavorando nell’area back office e, piano piano, mi sono verticalizzata sulla gestione e organizzazione della Comunicazione del brand. Coordino sia la parte online che offline, seguendo le fiere e gli eventi.
Cosa ne pensi dei social media nel segmento di mercato B2B?
Vedo un mercato che utilizza, sì, i social ma forse solo con obiettivi legati al coinvolgimento del proprio pubblico target. In Ros, per esempio, li utilizziamo per raggiungere gli addetti di settore, i nostri clienti e chi ha una posizione di rilievo nelle diverse aziende. Tutta questa fetta di pubblico, generalmente, ha un’età media di circa 40 – 45 anni ed è, quindi, presente sui social. Fornitori e competitor sono ancora poco presenti sulle piattaforme perché convinti si tratti di una nicchia di mercato particolare dove non sono ancora così cardinali.
Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?
Sicuramente LinkedIn è la piattaforma più vicina a Ros. È un canale più istituzionale che ci permette di creare un’immagine che punta di più sulla serietà del brand e di comunicare con clienti e figure professionali di rilievo nel settore. Utilizziamo Facebook per andare a coinvolgere i nostri dipendenti, scegliendo l’advocacy e l’engagement interno. Al momento non vedo Instagram e TikTok in linea con le nostre necessità ma un domani potremmo inserirli all’interno della strategia di comunicazione.
I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?
Secondo me è un numero che ormai non ha più un così forte impatto come qualche anno fa, soprattutto nel nostro settore. È un dato che va contestualizzato: bisogna prima comprendere gli obiettivi, le strategie e le dinamiche che un determinato brand vuole seguire. In Ros preferiamo una fanbase in target, magari un po’ più ridotta, ma interessata ai nostri contenuti e a ciò che vogliamo comunicare. Avere una fanbase ampia ma non in target non è uno dei nostri goal, preferiamo le interazioni e l’interesse vero nei nostri confronti.
Quanto contano le recensioni online, sono importanti?
In linea di massima non riceviamo moltissime recensioni perché siamo un realtà B2B. È un aspetto importante che ti permette di capire dove poter migliorare e di dimostrare attenzione verso il cliente o il fornitore. Vogliamo sicuramente curarle in maniera più costante, dedicandoci tempo e risorse. Personalmente, invece, leggo moltissimo le recensioni, soprattutto quando si tratta di ristoranti o strutture legate ai viaggi. Ne lascio poche su TripAdvisor ma molte di più su Booking, anche grazie alla call to action della piattaforma.
Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?
In Ros abbiamo collaborato con un’agenzia con la quale si è creata una situazione particolare. Ci siamo trovati molto bene con l’Account, sia a livello lavorativo che umano, ma con il resto del team, purtroppo, non è “scattata la scintilla”. Inizialmente questa realtà ci seguiva sul lato testi per il sito web, successivamente ci ha supportato anche durante la prima fase dei nostri canali social. Adesso siamo affiancati da una professionista esterna che mi supporta sia sui social che sul sito web.
Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?
Ci piacerebbe dare spazio alle persone che lavorano qui in azienda con noi tramite interviste e video. Vorremmo trasmettere all’esterno i valori e il senso di convivialità che respiriamo tutti i giorni: il nostro è un brand a conduzione familiare ed è per noi un aspetto molto significativo e importante. In generale vorremmo dare una sfaccettatura più umana e personale di Ros.