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RF Group Federica Siri Conpac

RF Group / Federica Siri

Communication Manager

Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?

Sono piemontese d’origine, poi trapiantata a Milano per studi. Il mio percorso è stato nel ramo della Progettazione d’Interni, ho seguito anche diversi corsi legati alla presentazione del progetto. Il focus era principalmente il marketing declinato nel mondo del design: come parlare e presentare i propri progetti. Per una particolare situazione personale mi trovavo a Vicenza e ho iniziato a lavorare come risorsa esterna all’azienda. Mi sono appassionata al mondo industriale, capendone le dinamiche e le peculiarità. Fin da subito ho cercato di sfruttare le mie competenze e di portare la comunicazione dell’imprenditore all’interno del panorama aziendale e di settore. Adesso sto seguendo RF Group, un gruppo di imprenditori e aziende differenti che offre servizi disparati. La sfida è proprio comunicare queste differenze ma anche questa unione a livello di Gruppo. 

Cosa ne pensi dei social media nel segmento di mercato B2B?

Nel mercato B2B vedo ancora poco investimento e poca attenzione verso i social media. Spesso si tratta di imprenditori che fanno del personal branding il loro punto di forza e sono molto efficaci. Brand e aziende sono ancora un passo indietro rispetto a loro. Ultimamente qualcosa sta cambiando grazie alle nuove generazioni ma, a parere mio, siamo ancora abbastanza lontani dal panorama estero. In RF Group cerchiamo di creare una rete attraverso il personal branding, puntando su figure professionali che raccontano il loro punto di vista con la loro voce. 

Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?

Al momento, per RF Group, LinkedIn è la piattaforma più vicina al nostro modello di business. Instagram, invece, credo sia quella più lontana. Vedo in TikTok un’opportunità che si sposa meglio con il nostro brand: contenuti velocissimi che ci permettono di raccontare tanti aspetti interni dell’azienda, come il processo di creazione o la gestione delle richieste. TikTok ci permetterebbe di far vedere i macchinari da un punto di vista meno freddo e distaccato rispetto alle semplici foto. In più avremo il suono a veicolare emozioni: chi guarda riconosce il proprio settore.

I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?

Personalmente trovo questa metrica molto meno impattante di quanto si pensi. Dipende molto dal settore di riferimento: ci sono costruttori molto importanti che hanno poco seguito sui social, per esempio. Si tratta semplicemente di dinamiche e abitudini interne di settore: c’è quasi un’assenza di comunicazione digitale perché ci si focalizza di più su altri aspetti. 

Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?

Sì, in RF Group abbiamo collaborato diverse volte con realtà o professionisti esterni. Con il tempo e l’esperienza ho compreso che è meglio documentarsi, fare ricerche e far proprie almeno le basi di ogni area del marketing prima di scegliere a chi affidarsi. In questo modo riesco a decidere con più criterio e competenze, non è più un semplice affidarsi ma un cercare un partner con cui instaurare una collaborazione. Sono convinta che il supporto esterno sia utilissimo, soprattutto in realtà come la nostra che ha la potenzialità di crescere molto bene. Ho notato, però, che spesso le agenzie si basano sulla comunicazione utilizzata dai competitors del brand che seguono, senza capire fino in fondo di cosa hanno bisogno all’interno dell’azienda.

Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?

Vorrei virare la comunicazione di RF Group, implementando i video all’interno della strategia. Mi piacerebbe anche trovare un nuovo spazio nel quale raccontare la realtà delle produzioni, potrebbe essere un podcast o un’altra soluzione. Credo che dare rilevanza alle persone possa essere la giusta chiave per una comunicazione efficace in questo settore. Quando gli imprenditori e i professionisti si sentono capiti e ascoltati, nascono dei rapporti che creano una rete interpersonale. Vorrei riuscire a far percepire la forza della comprensione a un livello più profondo, portandolo come valore aggiunto del Gruppo. 

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RF Group Federica Siri Conpac

RF Group / Federica Siri

Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?

Sono piemontese d’origine, poi trapiantata a Milano per studi. Il mio percorso è stato nel ramo della Progettazione d’Interni, ho seguito anche diversi corsi legati alla presentazione del progetto. Il focus era principalmente il marketing declinato nel mondo del design: come parlare e presentare i propri progetti. Per una particolare situazione personale mi trovavo a Vicenza e ho iniziato a lavorare come risorsa esterna all’azienda. Mi sono appassionata al mondo industriale, capendone le dinamiche e le peculiarità. Fin da subito ho cercato di sfruttare le mie competenze e di portare la comunicazione dell’imprenditore all’interno del panorama aziendale e di settore. Adesso sto seguendo RF Group, un gruppo di imprenditori e aziende differenti che offre servizi disparati. La sfida è proprio comunicare queste differenze ma anche questa unione a livello di Gruppo. 

Cosa ne pensi dei social media nel segmento di mercato B2B?

Nel mercato B2B vedo ancora poco investimento e poca attenzione verso i social media. Spesso si tratta di imprenditori che fanno del personal branding il loro punto di forza e sono molto efficaci. Brand e aziende sono ancora un passo indietro rispetto a loro. Ultimamente qualcosa sta cambiando grazie alle nuove generazioni ma, a parere mio, siamo ancora abbastanza lontani dal panorama estero. In RF Group cerchiamo di creare una rete attraverso il personal branding, puntando su figure professionali che raccontano il loro punto di vista con la loro voce. 

Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?

Al momento, per RF Group, LinkedIn è la piattaforma più vicina al nostro modello di business. Instagram, invece, credo sia quella più lontana. Vedo in TikTok un’opportunità che si sposa meglio con il nostro brand: contenuti velocissimi che ci permettono di raccontare tanti aspetti interni dell’azienda, come il processo di creazione o la gestione delle richieste. TikTok ci permetterebbe di far vedere i macchinari da un punto di vista meno freddo e distaccato rispetto alle semplici foto. In più avremo il suono a veicolare emozioni: chi guarda riconosce il proprio settore.

I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?

Personalmente trovo questa metrica molto meno impattante di quanto si pensi. Dipende molto dal settore di riferimento: ci sono costruttori molto importanti che hanno poco seguito sui social, per esempio. Si tratta semplicemente di dinamiche e abitudini interne di settore: c’è quasi un’assenza di comunicazione digitale perché ci si focalizza di più su altri aspetti. 

Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?

Sì, in RF Group abbiamo collaborato diverse volte con realtà o professionisti esterni. Con il tempo e l’esperienza ho compreso che è meglio documentarsi, fare ricerche e far proprie almeno le basi di ogni area del marketing prima di scegliere a chi affidarsi. In questo modo riesco a decidere con più criterio e competenze, non è più un semplice affidarsi ma un cercare un partner con cui instaurare una collaborazione. Sono convinta che il supporto esterno sia utilissimo, soprattutto in realtà come la nostra che ha la potenzialità di crescere molto bene. Ho notato, però, che spesso le agenzie si basano sulla comunicazione utilizzata dai competitors del brand che seguono, senza capire fino in fondo di cosa hanno bisogno all’interno dell’azienda.

Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?

Vorrei virare la comunicazione di RF Group, implementando i video all’interno della strategia. Mi piacerebbe anche trovare un nuovo spazio nel quale raccontare la realtà delle produzioni, potrebbe essere un podcast o un’altra soluzione. Credo che dare rilevanza alle persone possa essere la giusta chiave per una comunicazione efficace in questo settore. Quando gli imprenditori e i professionisti si sentono capiti e ascoltati, nascono dei rapporti che creano una rete interpersonale. Vorrei riuscire a far percepire la forza della comprensione a un livello più profondo, portandolo come valore aggiunto del Gruppo. 

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