Obiz / Livia Nocenti
Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?
Mi sono laureata in Traduzione e successivamente ho conseguito un Master in Organizzazione di Eventi a Udine. Dopo alcune esperienze in altri settori, ho capito che, un po’ per passione e un po’ per influenza culturale del territorio, il mondo vitivinicolo mi piace molto. È un settore in cui si può spaziare nel raccontare tantissimi aspetti come storia, natura ed eventi. Ho lavorato, dunque, 3 anni per il Consorzio Vini DOC Aquileia e poi mi sono spostata a Lis Neris, dove ho lavorato per 13 anni. Nel corso del tempo ho imparato molte cose e assistito a tanti cambiamenti in questo mondo. In seguito sono entrata in Obiz dove adesso mi occupo della
parte commerciale, del Marketing, sia digital che offline, della comunicazione e dell’organizzazione degli eventi.
Cosa ne pensi dei social media nel settore vitivinicolo?
Ho notato che nell’ultimo periodo è iniziato un cambiamento: sempre più realtà di settore utilizzano i social. Secondo me ci sono due ampi filoni ma ancora manca il collegamento tra di loro. Da un lato c’è molta tradizionalità: si tratta di una comunicazione che predilige foto e concetti molto classici che ruotano attorno al vigneto e alle lavorazioni. Dall’altro, invece, l’azienda vitivinicola viene percepita e comunicata come un’esperienza da vivere a 360°, inserita nella quotidianità attraverso aperitivi, degustazioni ed eventi. Queste due correnti si rivolgono a target differenti, sia per quanto riguarda l’età sia per quello che concerne la conoscenza del mondo del vino.
Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?
Al momento, per Obiz, i social più in linea sono Facebook e Instagram: qui c’è la maggior concentrazione di pubblico e sono due piattaforme che sposano bene la nostra comunicazione. LinkedIn è un canale particolare che ci supporta tanto in fase di recruiting ma che vorremmo esplorare ulteriormente. Non mi sento di escludere nessun social perché credo che tutte le piattaforme rappresentino una risorsa interessante, se utilizzate con strategie a supporto.
I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?
Credo che il numero di follower abbia ancora la sua importanza, non solo a livello di percezione ma anche a livello di copertura. Se invece si parla di reputazione legata a questo dato, preferisco un numero più contenuto ma con follower attivi e interessati. Penso che il dato più rilevante sia l’engagement della community. Nonostante questo, credo sia abbastanza normale che la crescita della fanbase sia uno degli obiettivi delle strategie social aziendali.
Quanto contano le recensioni online, sono importanti?
In Obiz le recensioni, soprattutto su Google, sono importanti. Cerchiamo di monitorarle e di dare sempre un feedback. Al momento non stiamo facendo azioni per aumentare il volume delle recensioni ma è sicuramente un aspetto sul quale vogliamo lavorare in futuro. Personalmente le leggo molto ma preferisco far sapere che mi sono trovata bene direttamente alla struttura o al professionista.
Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?
Collaboriamo con professionisti per la gestione dei social, per la parte grafica online e cartacea e per le fotografie. L’obiettivo è quello di creare un team che lavori in sinergia. Ci piace guardare il mondo anche “dal di fuori”, imparando e migliorando costantemente. Lavorare con professionisti ci permette di ampliare gli orizzonti, avere nuove idee e nuovi punti di vista da raccontare.
Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?
Vorremmo realizzare un nuovo sito web per Obiz, dal layout più dinamico e catchy. Anche i materiali cartacei verranno rinnovati, pensando a renderli il più fruibili possibile. Inoltre abbiamo diversi progetti legati alla Comunicazione che poi verranno traslati e adattati alla parte di Marketing. Nei prossimi mesi organizzeremo e parteciperemo a diversi eventi anche in collaborazione con settori diversi dal nostro per migliorare la notorietà del brand e accogliere sempre più persone presso la nostra cantina.
Obiz / Livia Nocenti
Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?
Mi sono laureata in Traduzione e successivamente ho conseguito un Master in Organizzazione di Eventi a Udine. Dopo alcune esperienze in altri settori, ho capito che, un po’ per passione e un po’ per influenza culturale del territorio, il mondo vitivinicolo mi piace molto. È un settore in cui si può spaziare nel raccontare tantissimi aspetti come storia, natura ed eventi. Ho lavorato, dunque, 3 anni per il Consorzio Vini DOC Aquileia e poi mi sono spostata a Lis Neris, dove ho lavorato per 13 anni. Nel corso del tempo ho imparato molte cose e assistito a tanti cambiamenti in questo mondo. In seguito sono entrata in Obiz dove adesso mi occupo della
parte commerciale, del Marketing, sia digital che offline, della comunicazione e dell’organizzazione degli eventi.
Cosa ne pensi dei social media nel settore vitivinicolo?
Ho notato che nell’ultimo periodo è iniziato un cambiamento: sempre più realtà di settore utilizzano i social. Secondo me ci sono due ampi filoni ma ancora manca il collegamento tra di loro. Da un lato c’è molta tradizionalità: si tratta di una comunicazione che predilige foto e concetti molto classici che ruotano attorno al vigneto e alle lavorazioni. Dall’altro, invece, l’azienda vitivinicola viene percepita e comunicata come un’esperienza da vivere a 360°, inserita nella quotidianità attraverso aperitivi, degustazioni ed eventi. Queste due correnti si rivolgono a target differenti, sia per quanto riguarda l’età sia per quello che concerne la conoscenza del mondo del vino.
Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?
Al momento, per Obiz, i social più in linea sono Facebook e Instagram: qui c’è la maggior concentrazione di pubblico e sono due piattaforme che sposano bene la nostra comunicazione. LinkedIn è un canale particolare che ci supporta tanto in fase di recruiting ma che vorremmo esplorare ulteriormente. Non mi sento di escludere nessun social perché credo che tutte le piattaforme rappresentino una risorsa interessante, se utilizzate con strategie a supporto.
I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?
Credo che il numero di follower abbia ancora la sua importanza, non solo a livello di percezione ma anche a livello di copertura. Se invece si parla di reputazione legata a questo dato, preferisco un numero più contenuto ma con follower attivi e interessati. Penso che il dato più rilevante sia l’engagement della community. Nonostante questo, credo sia abbastanza normale che la crescita della fanbase sia uno degli obiettivi delle strategie social aziendali.
Quanto contano le recensioni online, sono importanti?
In Obiz le recensioni, soprattutto su Google, sono importanti. Cerchiamo di monitorarle e di dare sempre un feedback. Al momento non stiamo facendo azioni per aumentare il volume delle recensioni ma è sicuramente un aspetto sul quale vogliamo lavorare in futuro. Personalmente le leggo molto ma preferisco far sapere che mi sono trovata bene direttamente alla struttura o al professionista.
Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?
Collaboriamo con professionisti per la gestione dei social, per la parte grafica online e cartacea e per le fotografie. L’obiettivo è quello di creare un team che lavori in sinergia. Ci piace guardare il mondo anche “dal di fuori”, imparando e migliorando costantemente. Lavorare con professionisti ci permette di ampliare gli orizzonti, avere nuove idee e nuovi punti di vista da raccontare.
Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?
Vorremmo realizzare un nuovo sito web per Obiz, dal layout più dinamico e catchy. Anche i materiali cartacei verranno rinnovati, pensando a renderli il più fruibili possibile. Inoltre abbiamo diversi progetti legati alla Comunicazione che poi verranno traslati e adattati alla parte di Marketing. Nei prossimi mesi organizzeremo e parteciperemo a diversi eventi anche in collaborazione con settori diversi dal nostro per migliorare la notorietà del brand e accogliere sempre più persone presso la nostra cantina.