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Intercomp Giordano Ambrosi Conpac

Intercomp / Giordano Ambrosi

Marketing Manager

Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?

Alle superiori ho studiato Design e Grafica pubblicitaria, mi sono poi iscritto a Comunicazione con successiva magistrale in Giornalismo. Dopo un’esperienza giornalistica in Turchia, mi sono reso conto che anche il Marketing mi interessava e mi piaceva. Sono due rami che vanno di pari passo anche se, in superficie, c’è una sorta di antagonismo tra le parti. Sono tornato in Italia nel 2016 e poco dopo sono entrato in Intercomp, dove ho vissuto diversi cambiamenti interni. Inizialmente il Marketing veniva applicato solamente a un’area specifica del brand e, con il passare degli anni, abbiamo ampliato il suo impiego abbracciando più reparti. Adesso ci stiamo orientando verso il mercato industriale, sempre facendo tesoro delle competenze che abbiamo acquisito nel tempo. Il team marketing interno gestisce la comunicazione online e offline: dall’organizzazione delle fiere fino alla realizzazione di stampe, grafiche e contenuti, passando per la gestione dei siti web e dei social.

Cosa ne pensi dell’utilizzo dei social media nel segmento di mercato B2B?

Credo che nel settore B2B ci sia ancora un po’ di difficoltà nell’ingranare su questo aspetto. Ho notato, però, una disparità nell’utilizzo dei social tra il mercato estero e quello italiano: qui sono ancora poche le realtà presenti sui social. In Intercomp cerchiamo di avere un rapporto diretto con il nostro target, ci piace coinvolgerlo anche in eventi e fiere dove magari non siamo noi a esporre ma i nostri clienti. Percepisco un bel feedback da parte della community, sono molto “gasati” nel vederci sulle piattaforme e abbiamo un pubblico affezionato. 

Quale social utilizzate con maggior coinvolgimento e quale meno?

Intercomp è presente su LinkedIn, Facebook e Youtube anche se non tutte queste piattaforme ci danno lo stesso riscontro. LinkedIn è sicuramente il social che più si avvicina al brand mentre, a poco a poco, stiamo cercando di diminuire l’uso di Facebook, non molto efficace per noi. Alcuni competitor sono presenti anche su Instagram ma penso che per fare una comunicazione adatta sia necessario diversificare i contenuti in base al social di destinazione. Se dovessi individuare una piattaforma molto distante da noi, direi praticamente nessuna. Sono convinto che con una buona idea e un buon progetto alla base ogni social possa essere un’opportunità da sviluppare e studiare. Anche i canali più visuali, come Instagram e Pinterest, possono rivelarsi una possibilità per un brand come il nostro.

I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?

Per analizzare questo dato bisogna tenere in considerazione anche cosa si intende per “numero basso”. La pagina LinkedIn di Intercomp non ha un numero altissimo di follower ma, contestualizzato nel mercato B2B e nella nicchia di riferimento, è sopra alla media. Preferiamo avere una community più piccola ma più attiva sul lato engagement e una crescita organica lenta ma costante. Il numero di follower è comunque un dato che fa la differenza quando un nuovo utente arriva sulla pagina: dà credibilità all’azienda e in qualche modo tranquillizza durante l’acquisto.

Quanto contano le recensioni online, sono importanti?

Per Intercomp le recensioni sono molto importanti e, da qualche tempo, stiamo provando alcune strategie per far aumentare il numero dei feedback. Abbiamo inserito una call to action nelle mail che inviamo al termine delle riparazioni, così da invogliare i clienti a lasciare una recensione su Google. Per noi le opinioni sono fondamentali perché si legano alla parte di assistenza tecnica. Personalmente le leggo e le lascio, soprattutto quando mi trovo molto bene. Molti servizi vivono di questo: locali, ristoranti e hotel, per esempio, vengono spesso scelti in base alle recensioni che le persone scrivono e leggono.

Hai pensato di avvalerti dell’aiuto di professionisti del mondo social vista l’importanza raggiunta dalle piattaforme digitali e la loro complessità di gestione?

La comunicazione di Intercomp viene gestita completamente all’interno, anche per quanto riguarda l’aspetto delle campagne e la loro attivazione. Siamo supportati dall’esterno durante le fiere per l’allestimento dello stand. Credo comunque che una collaborazione con altre realtà possa portare dei vantaggi: una visione diversa o delle competenze più tecniche di professionisti verticali in alcune aree piuttosto che in altre che supportano le strategie interne, un confronto con altri specialisti può solo ampliare gli orizzonti.  

Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?

In Intercomp abbiamo alcuni progetti che non terminano mai: cerchiamo di migliorare sempre alcuni dettagli in ogni ambito, integrando novità e nuovi strumenti nel flusso di lavoro. Sicuramente vorremo rendere più fluido il passaggio dei dati dal CRM al reparto Marketing e Commerciale, andando ad agevolare il lavoro per tutte le aree.

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Intercomp Giordano Ambrosi Conpac

Intercomp / Giordano Ambrosi

Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?

Alle superiori ho studiato Design e Grafica pubblicitaria, mi sono poi iscritto a Comunicazione con successiva magistrale in Giornalismo. Dopo un’esperienza giornalistica in Turchia, mi sono reso conto che anche il Marketing mi interessava e mi piaceva. Sono due rami che vanno di pari passo anche se, in superficie, c’è una sorta di antagonismo tra le parti. Sono tornato in Italia nel 2016 e poco dopo sono entrato in Intercomp, dove ho vissuto diversi cambiamenti interni. Inizialmente il Marketing veniva applicato solamente a un’area specifica del brand e, con il passare degli anni, abbiamo ampliato il suo impiego abbracciando più reparti. Adesso ci stiamo orientando verso il mercato industriale, sempre facendo tesoro delle competenze che abbiamo acquisito nel tempo. Il team marketing interno gestisce la comunicazione online e offline: dall’organizzazione delle fiere fino alla realizzazione di stampe, grafiche e contenuti, passando per la gestione dei siti web e dei social.

Cosa ne pensi dell’utilizzo dei social media nel segmento di mercato B2B?

Credo che nel settore B2B ci sia ancora un po’ di difficoltà nell’ingranare su questo aspetto. Ho notato, però, una disparità nell’utilizzo dei social tra il mercato estero e quello italiano: qui sono ancora poche le realtà presenti sui social. In Intercomp cerchiamo di avere un rapporto diretto con il nostro target, ci piace coinvolgerlo anche in eventi e fiere dove magari non siamo noi a esporre ma i nostri clienti. Percepisco un bel feedback da parte della community, sono molto “gasati” nel vederci sulle piattaforme e abbiamo un pubblico affezionato. 

Quale social utilizzate con maggior coinvolgimento e quale meno?

Intercomp è presente su LinkedIn, Facebook e Youtube anche se non tutte queste piattaforme ci danno lo stesso riscontro. LinkedIn è sicuramente il social che più si avvicina al brand mentre, a poco a poco, stiamo cercando di diminuire l’uso di Facebook, non molto efficace per noi. Alcuni competitor sono presenti anche su Instagram ma penso che per fare una comunicazione adatta sia necessario diversificare i contenuti in base al social di destinazione. Se dovessi individuare una piattaforma molto distante da noi, direi praticamente nessuna. Sono convinto che con una buona idea e un buon progetto alla base ogni social possa essere un’opportunità da sviluppare e studiare. Anche i canali più visuali, come Instagram e Pinterest, possono rivelarsi una possibilità per un brand come il nostro.

I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?

Per analizzare questo dato bisogna tenere in considerazione anche cosa si intende per “numero basso”. La pagina LinkedIn di Intercomp non ha un numero altissimo di follower ma, contestualizzato nel mercato B2B e nella nicchia di riferimento, è sopra alla media. Preferiamo avere una community più piccola ma più attiva sul lato engagement e una crescita organica lenta ma costante. Il numero di follower è comunque un dato che fa la differenza quando un nuovo utente arriva sulla pagina: dà credibilità all’azienda e in qualche modo tranquillizza durante l’acquisto.

Quanto contano le recensioni online, sono importanti?

Per Intercomp le recensioni sono molto importanti e, da qualche tempo, stiamo provando alcune strategie per far aumentare il numero dei feedback. Abbiamo inserito una call to action nelle mail che inviamo al termine delle riparazioni, così da invogliare i clienti a lasciare una recensione su Google. Per noi le opinioni sono fondamentali perché si legano alla parte di assistenza tecnica. Personalmente le leggo e le lascio, soprattutto quando mi trovo molto bene. Molti servizi vivono di questo: locali, ristoranti e hotel, per esempio, vengono spesso scelti in base alle recensioni che le persone scrivono e leggono.

Hai pensato di avvalerti dell’aiuto di professionisti del mondo social vista l’importanza raggiunta dalle piattaforme digitali e la loro complessità di gestione?

La comunicazione di Intercomp viene gestita completamente all’interno, anche per quanto riguarda l’aspetto delle campagne e la loro attivazione. Siamo supportati dall’esterno durante le fiere per l’allestimento dello stand. Credo comunque che una collaborazione con altre realtà possa portare dei vantaggi: una visione diversa o delle competenze più tecniche di professionisti verticali in alcune aree piuttosto che in altre che supportano le strategie interne, un confronto con altri specialisti può solo ampliare gli orizzonti.  

Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?

In Intercomp abbiamo alcuni progetti che non terminano mai: cerchiamo di migliorare sempre alcuni dettagli in ogni ambito, integrando novità e nuovi strumenti nel flusso di lavoro. Sicuramente vorremo rendere più fluido il passaggio dei dati dal CRM al reparto Marketing e Commerciale, andando ad agevolare il lavoro per tutte le aree.

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