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Gortani Elisabetta Gortani Conpac

Gortani / Elisabetta Gortani

Sales & Marketing Manager

Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?

Sono di fatto cresciuta in azienda, e dopo la laurea in Viticoltura ed Enologia, 4 anni fa sono entrata ufficialmente all’interno del dipartimento commerciale, occupandomi delle aree Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Piemonte e Sicilia. Successivamente ho conseguito un Master in Marketing e Comunicazione, e da quel momento ho iniziato a supervisionare anche l’Area Marketing, insieme a mia sorella. Siamo partite da zero, l’azienda fino ad allora non era strutturata in questo senso. Ciò che ci ha fatto riflettere su questo aspetto sono stati proprio i nostri clienti: per il mondo vitivinicolo e il suo business l’immagine è fondamentale, capire questo ci ha portati alla scelta di dedicare tempo ed energie a comunicare una rinnovata immagine della Gortani, sia verso il mondo esterno sia interno.

Che cosa ne pensi dei social media nel segmento di mercato B2B?

All’interno del segmento di mercato B2B non è facile utilizzare bene le piattaforme e non sono molte le aziende che riescono a farlo nel modo corretto. La tendenza diffusa tra le imprese è pensare che i social non siano funzionali al business, pertanto noto che l’intero segmento sia in ritardo. Io credo che i canali digitali non servano per ottenere un risultato diretto e immediato, bensì per promuovere l’immagine aziendale sia verso l’esterno ossia il mercato, che può essere nazionale o internazionale, sia verso l’interno, con un orientamento alla forza lavoro. Gortani vanta una grande condivisione ed emozione da parte dell’organico interno nel momento in cui i collaboratori vedono online i prodotti realizzati: c’è un grande coinvolgimento dei dipendenti, questo non è scontato e quindi ne siamo molto orgogliosi.

Quale social è più adatto alla vostra realtà e quale meno?

LinkedIn è sicuramente orientato all’industria, sul top e middle management, ma queste non sono figure direttamente correlate al nostro business. A noi interessa arrivare al titolare della cantina, che spesso non è presente su questo social. Instagram invece è stato attivato principalmente per il mondo interno: la Gortani ha un’employee advocacy piuttosto sentita e questo social aiuta a rafforzarla ulteriormente. Il social giusto per Gortani è invece Facebook che rispecchia l’azienda sia per target che per tipologia di comunicazione.

I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?

Al momento non penso incida molto sull’immagine dell’azienda, i social nel nostro settore sono usati marginalmente. Certo, sono metriche di vanità a cui le persone prestano attenzione quindi sarebbe comunque sempre preferibile avere una buona fanbase. Al momento non ci sono azioni attive a riguardo, finora Gortani si è concentrata sul rinnovamento dell’immagine, dai cataloghi al sito e a tutti i placement a cui il brand è collegato. I social sono sicuramente un segmento a cui ci dedicheremo nei prossimi mesi, insieme a tutta la comunicazione istituzionale digitale.

Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?

In passato abbiamo collaborato con alcune agenzie, ma i risultati non sono stati quelli sperati. Ora la parte social di Gortani è gestita internamente da me e mia sorella, con il supporto di un’agenzia di comunicazione coordinata da Federica, la nostra marketing specialist operativa. L’agenzia gestisce interamente la comunicazione del brand, quindi non solo i social ma anche il sito e le diverse predisposizioni comunicative.

Quali sono i progetti di comunicazione aziendali futuri?

Negli ultimi anni gli investimenti della Gortani si sono concentrati sull’innovazione, il risparmio energetico e la modernizzazione dei processi. Ora è arrivato il momento di comunicare tutto quello che abbiamo fatto, i risultati e i progetti futuri, con un documento ufficiale e certificato che potrebbe essere il Bilancio di Sostenibilità.

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Gortani Elisabetta Gortani Conpac

Gortani / Elisabetta Gortani

Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?

Sono di fatto cresciuta in azienda, e dopo la laurea in Viticoltura ed Enologia, 4 anni fa sono entrata ufficialmente all’interno del dipartimento commerciale, occupandomi delle aree Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Piemonte e Sicilia. Successivamente ho conseguito un Master in Marketing e Comunicazione, e da quel momento ho iniziato a supervisionare anche l’Area Marketing, insieme a mia sorella. Siamo partite da zero, l’azienda fino ad allora non era strutturata in questo senso. Ciò che ci ha fatto riflettere su questo aspetto sono stati proprio i nostri clienti: per il mondo vitivinicolo e il suo business l’immagine è fondamentale, capire questo ci ha portati alla scelta di dedicare tempo ed energie a comunicare una rinnovata immagine della Gortani, sia verso il mondo esterno sia interno.

Che cosa ne pensi dei social media nel segmento di mercato B2B?

All’interno del segmento di mercato B2B non è facile utilizzare bene le piattaforme e non sono molte le aziende che riescono a farlo nel modo corretto. La tendenza diffusa tra le imprese è pensare che i social non siano funzionali al business, pertanto noto che l’intero segmento sia in ritardo. Io credo che i canali digitali non servano per ottenere un risultato diretto e immediato, bensì per promuovere l’immagine aziendale sia verso l’esterno ossia il mercato, che può essere nazionale o internazionale, sia verso l’interno, con un orientamento alla forza lavoro. Gortani vanta una grande condivisione ed emozione da parte dell’organico interno nel momento in cui i collaboratori vedono online i prodotti realizzati: c’è un grande coinvolgimento dei dipendenti, questo non è scontato e quindi ne siamo molto orgogliosi.

Quale social è più adatto alla vostra realtà e quale meno?

LinkedIn è sicuramente orientato all’industria, sul top e middle management, ma queste non sono figure direttamente correlate al nostro business. A noi interessa arrivare al titolare della cantina, che spesso non è presente su questo social. Instagram invece è stato attivato principalmente per il mondo interno: la Gortani ha un’employee advocacy piuttosto sentita e questo social aiuta a rafforzarla ulteriormente. Il social giusto per Gortani è invece Facebook che rispecchia l’azienda sia per target che per tipologia di comunicazione.

I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?

Al momento non penso incida molto sull’immagine dell’azienda, i social nel nostro settore sono usati marginalmente. Certo, sono metriche di vanità a cui le persone prestano attenzione quindi sarebbe comunque sempre preferibile avere una buona fanbase. Al momento non ci sono azioni attive a riguardo, finora Gortani si è concentrata sul rinnovamento dell’immagine, dai cataloghi al sito e a tutti i placement a cui il brand è collegato. I social sono sicuramente un segmento a cui ci dedicheremo nei prossimi mesi, insieme a tutta la comunicazione istituzionale digitale.

Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?

In passato abbiamo collaborato con alcune agenzie, ma i risultati non sono stati quelli sperati. Ora la parte social di Gortani è gestita internamente da me e mia sorella, con il supporto di un’agenzia di comunicazione coordinata da Federica, la nostra marketing specialist operativa. L’agenzia gestisce interamente la comunicazione del brand, quindi non solo i social ma anche il sito e le diverse predisposizioni comunicative.

Quali sono i progetti di comunicazione aziendali futuri?

Negli ultimi anni gli investimenti della Gortani si sono concentrati sull’innovazione, il risparmio energetico e la modernizzazione dei processi. Ora è arrivato il momento di comunicare tutto quello che abbiamo fatto, i risultati e i progetti futuri, con un documento ufficiale e certificato che potrebbe essere il Bilancio di Sostenibilità.

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