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Dani Alessia Zamella Conpac

DANI / Alessia Zaramella

Marketing Manager

Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?

Sono entrata in DANI a luglio di due anni fa. L’azienda, dopo un periodo in cui le attività erano state demandate integralmente a un’agenzia esterna, era alla ricerca di una risorsa che potesse sviluppare dall’interno, integrandosi con le diverse funzioni aziendali, il marketing strategico, fatto di comunicazione, ma al contempo anche di analisi del mercato, dei trend, di valorizzazione del brand, di ottimizzazione degli investimenti. Oggi coordino un ufficio di altre due persone, specializzate in attività operative legate agli eventi, alla gestione dei canali social e del sito web, alla grafica. Siamo tre figure complementari che attingono da bagagli diversi e mettono in campo tanta passione, positività e creatività. La ragione che mi rende felice del mio lavoro è che non conosce noia o routine. Vivo ogni giorno la libertà di scoprire nuovi confini, di andare oltre a quanto già fatto e questo emoziona e ripaga ogni sforzo.

Cosa ne pensi dell’utilizzo dei social media nel segmento di mercato B2B?

In DANI la comunicazione social avviene attraverso 4 canali: Linkedin, Instagram, Facebook e Youtube. Lavoriamo impostando un piano editoriale che ci permetta di interagire con clienti e stakeholder, far conoscere le novità, promuovere i traguardi negli ambiti di sostenibilità, ricerca e sviluppo e per ridirigere traffico al sito web. Analizziamo i nostri post e le nostre story, per imparare dalle community quali sono i temi che interessano di più e come perfezionare sempre la modalità di comunicazione. Conoscere chi legge e visualizza i contenuti è fondamentale per costruire una buona strategia social. In questi due anni abbiamo fatto un’analisi attenta dei target, della situazione di partenza, degli obiettivi da raggiungere e di come misurarli. Abbiamo adottato un tono di voce caldo, mai autoreferenziale. In DANI abbiamo imparato che il miglioramento è continuo e ogni nuova meta raggiunta non deve essere un motivo per crogiolarsi, ma per porsi nuove sfide.

Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?

In DANI siamo molto soddisfatti dai risultati che Linkedin e Instagram ci stanno dando. A nostro avviso sono più target-oriented. Facebook e Youtube invece si prestano ancora per fasce ampie di target. Gli utenti interagiscono con i nostri contenuti e si trasformano da semplici “nuovi contatti” in “lead”. Lo sforzo del mio ufficio è proprio quello di migliorare la conversion-rate dei contenuti, generandoli in modo tale da far breccia nelle persone che ci seguono, in base ai loro interessi. Si crea quindi una relazione più “calda” che porta poi a un passaggio successivo con la nostra rete commerciale, che li saprà seguire nelle fasi di presentazione, campionatura e offerta.

 

I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?

Credo che la “quantità” non vada mai confusa con la “qualità”. Ci sono aziende che fanno campagne di pura acquisizione follower perché non si accontentano della (fisiologicamente più lenta) crescita organica. Poi però basta analizzare il rendimento dei loro contenuti e scoprire che le impressioni e le interazioni con i follower sono basse. Penso una giusta strategia richieda tempo, analisi e continui aggiustamenti e che la strada più corta non sia quella da prediligere perché non porterà mai lontano. Per questo, in DANI, cerchiamo di creare strategie sempre coerenti e mirate a un obiettivo. 

Quanto contano le recensioni online, sono importanti?

Le recensioni sono sempre importanti. I social nascono per mettere le persone in contatto e creare relazioni. In DANI crediamo che questi messaggi ci diano l’opportunità di valutarci, metterci in discussione, se serve, o decidere che la democratizzazione della rete a volte è un privilegio che non tutti sanno sfruttare per mettere in evidenza il meglio di sé. Personalmente tendo a lasciare le recensioni solo in caso di esperienze tanto positive o tanto negative ma comunque le leggo spesso.

Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?

Prima che arrivassi in DANI, la comunicazione veniva gestita completamente da realtà esterne. Con il mio ingresso in azienda abbiamo scelto di internalizzare i contenuti, soprattutto social e di creare delle strategie in linea con il brand. Sì, anche nelle mie esperienze passate ho potuto lavorare con realtà che potessero supportare nelle attività di pianificazione, scelta canali, business intelligence. Ho collaborato con agenzie sia molto competenti che non, per questo so bene cosa cercare e valutare nel mercato. 

Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?

In questi due anni ogni attività è stata orientata a realizzare, nei diversi touch point, una corretta trasposizione dei valori che rendono DANI unica. Sito internet, canali social e materiali offline sono stati oggetto di quella che amo definire una “rivoluzione gentile” per renderli coerenti all’identità dell’azienda. Proseguiremo su questa strada perché DANI è una fucina di notizie e come veicolarle al meglio nei canali digitali è sempre un’attività che richiede studio, strategia e pianificazione.

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Dani Alessia Zamella Conpac

DANI / Alessia Zaramella

Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?

Sono entrata in DANI a luglio di due anni fa. L’azienda, dopo un periodo in cui le attività erano state demandate integralmente a un’agenzia esterna, era alla ricerca di una risorsa che potesse sviluppare dall’interno, integrandosi con le diverse funzioni aziendali, il marketing strategico, fatto di comunicazione, ma al contempo anche di analisi del mercato, dei trend, di valorizzazione del brand, di ottimizzazione degli investimenti. Oggi coordino un ufficio di altre due persone, specializzate in attività operative legate agli eventi, alla gestione dei canali social e del sito web, alla grafica. Siamo tre figure complementari che attingono da bagagli diversi e mettono in campo tanta passione, positività e creatività. La ragione che mi rende felice del mio lavoro è che non conosce noia o routine. Vivo ogni giorno la libertà di scoprire nuovi confini, di andare oltre a quanto già fatto e questo emoziona e ripaga ogni sforzo.

Cosa ne pensi dell’utilizzo dei social media nel segmento di mercato B2B?

In DANI la comunicazione social avviene attraverso 4 canali: Linkedin, Instagram, Facebook e Youtube. Lavoriamo impostando un piano editoriale che ci permetta di interagire con clienti e stakeholder, far conoscere le novità, promuovere i traguardi negli ambiti di sostenibilità, ricerca e sviluppo e per ridirigere traffico al sito web. Analizziamo i nostri post e le nostre story, per imparare dalle community quali sono i temi che interessano di più e come perfezionare sempre la modalità di comunicazione. Conoscere chi legge e visualizza i contenuti è fondamentale per costruire una buona strategia social. In questi due anni abbiamo fatto un’analisi attenta dei target, della situazione di partenza, degli obiettivi da raggiungere e di come misurarli. Abbiamo adottato un tono di voce caldo, mai autoreferenziale. In DANI abbiamo imparato che il miglioramento è continuo e ogni nuova meta raggiunta non deve essere un motivo per crogiolarsi, ma per porsi nuove sfide.

Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?

In DANI siamo molto soddisfatti dai risultati che Linkedin e Instagram ci stanno dando. A nostro avviso sono più target-oriented. Facebook e Youtube invece si prestano ancora per fasce ampie di target. Gli utenti interagiscono con i nostri contenuti e si trasformano da semplici “nuovi contatti” in “lead”. Lo sforzo del mio ufficio è proprio quello di migliorare la conversion-rate dei contenuti, generandoli in modo tale da far breccia nelle persone che ci seguono, in base ai loro interessi. Si crea quindi una relazione più “calda” che porta poi a un passaggio successivo con la nostra rete commerciale, che li saprà seguire nelle fasi di presentazione, campionatura e offerta.

 

I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?

Credo che la “quantità” non vada mai confusa con la “qualità”. Ci sono aziende che fanno campagne di pura acquisizione follower perché non si accontentano della (fisiologicamente più lenta) crescita organica. Poi però basta analizzare il rendimento dei loro contenuti e scoprire che le impressioni e le interazioni con i follower sono basse. Penso una giusta strategia richieda tempo, analisi e continui aggiustamenti e che la strada più corta non sia quella da prediligere perché non porterà mai lontano. Per questo, in DANI, cerchiamo di creare strategie sempre coerenti e mirate a un obiettivo. 

Quanto contano le recensioni online, sono importanti?

Le recensioni sono sempre importanti. I social nascono per mettere le persone in contatto e creare relazioni. In DANI crediamo che questi messaggi ci diano l’opportunità di valutarci, metterci in discussione, se serve, o decidere che la democratizzazione della rete a volte è un privilegio che non tutti sanno sfruttare per mettere in evidenza il meglio di sé. Personalmente tendo a lasciare le recensioni solo in caso di esperienze tanto positive o tanto negative ma comunque le leggo spesso.

Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?

Prima che arrivassi in DANI, la comunicazione veniva gestita completamente da realtà esterne. Con il mio ingresso in azienda abbiamo scelto di internalizzare i contenuti, soprattutto social e di creare delle strategie in linea con il brand. Sì, anche nelle mie esperienze passate ho potuto lavorare con realtà che potessero supportare nelle attività di pianificazione, scelta canali, business intelligence. Ho collaborato con agenzie sia molto competenti che non, per questo so bene cosa cercare e valutare nel mercato. 

Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?

In questi due anni ogni attività è stata orientata a realizzare, nei diversi touch point, una corretta trasposizione dei valori che rendono DANI unica. Sito internet, canali social e materiali offline sono stati oggetto di quella che amo definire una “rivoluzione gentile” per renderli coerenti all’identità dell’azienda. Proseguiremo su questa strada perché DANI è una fucina di notizie e come veicolarle al meglio nei canali digitali è sempre un’attività che richiede studio, strategia e pianificazione.

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