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DA Group Sara Verardo Conpac

DA Group / Sara Verardo

Marketing Manager

Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?

Ho un percorso un po’ particolare: ho frequentato il Liceo Linguistico e poi mi sono laureata in Scienze e Tecnologie Multimediali. Grazie a un tirocinio mi sono resa conto che mi appassionava il mondo della grafica e mi sono quindi specializzata in questo settore tramite un corso dedicato. Ho lavorato in una realtà molto conosciuta dove mi occupavo di grafica, della gestione del sito web e qualche tempo dopo anche del reparto commerciale. Mi sono spostata poi in un altro settore, lavorando per una pelletteria di Pordenone. Qui gestivo i social dell’azienda a 360°, dalla produzione di contenuti alla gestione della newsletter, passando per la creazione del piano editoriale e per l’implementazione del sito. Sono poi diventata responsabile della sede di Venezia e gestivo tutti i prodotti che dovevano arrivare in negozio oltre a tutte le mansioni precedenti. Sono entrata in DA Group, scegliendo di mettermi in gioco in un settore per me nuovo e ora mi occupo della parte digital dei tre brand Dall’Agnese, Birex e Comprex: sito web, social media e newsletter.

Cosa ne pensi dell’utilizzo dei social media nel segmento di mercato B2B?

Questa è una domanda un po’ difficile per me perché provengo dal mondo B2C che è molto più orientato alla vendita rispetto al B2B. L’obiettivo, in questo settore, è l’ispiration e non la vendita: cambiano quindi le modalità di comunicazione, i mezzi e i contenuti destinati ai social. I prodotti Dall’Agnese, insieme a quelli dei brand Comprex e Birex, sono pensati come una linea continua di stili, essenze e caratteristiche che vengono riprese in ogni stanza della casa: l’essenza del tavolo da pranzo può essere la stessa dei mobili per la zona notte come può essere la stessa per i complementi d’arredo bagno. È quindi molto importante riuscire a comunicare questa sfaccettatura unica del marchio: per farlo bisogna creare contenuti speciali, volti a questo obiettivo che siano destinati però a un pubblico aziendale. Nella generalità del B2B per il nostro settore, posso dire che solo ora c’è un utilizzo dei social degno di nota. In precedenza era molto raro vedere una comunicazione sui media anche da parte di brand molto importanti. Capisco la sfida nel portare contenuti rivolti non all’utente finale bensì all’azienda che ricopre, in questo caso, il ruolo di tramite. È indubbiamente più semplice parlare direttamente con il consumatore che con un altro business. Ora ho notato un incremento nell’uso di Instagram da parte del B2B.

Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?

Facebook funziona ancora molto bene per Dall’Agnese e Birex perché abbiamo la forza della storicità dalla nostra parte: molti agenti e clienti condividono i nostri contenuti, portandoci così traffico e interazioni. Mi aspetto che Facebook vada piano piano a perdere potenza, in merito alla nostra realtà. Al momento uno dei nostri goal è investire tempo e risorse su Pinterest e Instagram poiché stiamo cercando di alzare il nostro target, puntando ad architetti e designer, e abbiamo capito che questa piattaforma si sposa perfettamente con la nostra linea di business. Credo che i social dal grande impatto visuale, come Instagram e Pinterest, siano i più indicati per una realtà d’arredo come la nostra. In questo periodo la piattaforma che più si discosta dal nostro business è YouTube, dove pubblichiamo meno contenuti.

I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?

È vero, anche se lavorativamente parlando preferisco avere follower in target e attivi piuttosto che una fanbase più grande ma meno in linea con Dall’Agnese, Birex e Comprex. Uno dei nostri obiettivi è, sì, crescere ma sempre in maniera organica e sempre puntando a follower in linea con il nostro brand. Vogliamo comunque continuare a puntare anche sulle interazioni, un altro dato fondamentale sulle piattaforme social. Le interazioni, poi, sono un indice della qualità dei follower: se il primo numero è basso ma il secondo è alto si nota subito una discrepanza e, probabilmente, la prima conclusione tratta è che i follower siano stati comprati, soprattutto per chi si occupa di social e lavora nel settore.

Quanto contano le recensioni online, sono importanti?

Sono importanti sicuramente nel B2C ma al momento non le vedo ancora altrettanto importanti nel B2B. In settori come l’arredo, dove opera DA Group, è fondamentale l’impatto nella vita reale: chi acquista mobili e complementi vuole essere sicuro che l’azienda sia solida ma è interessato soprattutto al toccare con mano i materiali, all’impatto concreto di ciò che andrà a scegliere. Personalmente, invece, preferisco non lasciare recensioni perché credo che siano uno strumento potente che viene preso troppo alla leggera da chi le lascia: una recensione ha un grande impatto sulla percezione del brand, che sia negativa o positiva. Anche quando faccio ricerche personali, come per i luoghi da visitare o ristoranti da provare, tendo a non farmi condizionare troppo da ciò che leggo.

Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?

In passato DA Group ha collaborato con professionisti e agenzie. Al momento invece gestiamo tutto internamente, affidandoci a sviluppatori web solamente per il sito web. Credo che riuscire a creare una sinergia tra risorse interne ed esterne sia l’ideale per una comunicazione completa, efficiente e coerente. Il team interno conosce perfettamente il brand, i punti di forza e cosa valorizzare mentre i professionisti esterni sono sempre aggiornati sulle dinamiche di ogni piattaforma social e possono occuparsi del lato operativo con competenza e in maniera verticale. Tendo a prediligere agenzie o professionisti che si verticalizzano su alcuni aspetti piuttosto che sulla quantità di servizi offerti: nessuno può essere performante in ogni ambito, social o settore in egual misura.

Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?

L’obiettivo è sicuramente comunicare sempre di più il Gruppo come forza dei brand. Attualmente abbiamo in programma tre eventi in collaborazione con grandi brand del settore, come Whirpool dove ci concentreremo sulla comunicazione offline. Vogliamo creare una partnership totale con i nostri clienti e ci piacerebbe organizzare delle visite in struttura così da raccontare al meglio la nostra storia e i nostri prodotti, azzerando la differenza tra showroom e catalogo. Respirare l’atmosfera, vedere e toccare con mano i prodotti è tutta un’altra cosa rispetto a sfogliare un catalogo. Tra i vari progetti vorremmo anche concentrarci sulla brand awareness per una comunicazione completa su ogni lato.

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DA Group Sara Verardo Conpac

DA Group / Sara Verardo

Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?

Ho un percorso un po’ particolare: ho frequentato il Liceo Linguistico e poi mi sono laureata in Scienze e Tecnologie Multimediali. Grazie a un tirocinio mi sono resa conto che mi appassionava il mondo della grafica e mi sono quindi specializzata in questo settore tramite un corso dedicato. Ho lavorato in una realtà molto conosciuta dove mi occupavo di grafica, della gestione del sito web e qualche tempo dopo anche del reparto commerciale. Mi sono spostata poi in un altro settore, lavorando per una pelletteria di Pordenone. Qui gestivo i social dell’azienda a 360°, dalla produzione di contenuti alla gestione della newsletter, passando per la creazione del piano editoriale e per l’implementazione del sito. Sono poi diventata responsabile della sede di Venezia e gestivo tutti i prodotti che dovevano arrivare in negozio oltre a tutte le mansioni precedenti. Sono entrata in DA Group, scegliendo di mettermi in gioco in un settore per me nuovo e ora mi occupo della parte digital dei tre brand Dall’Agnese, Birex e Comprex: sito web, social media e newsletter.

Cosa ne pensi dell’utilizzo dei social media nel segmento di mercato B2B?

Questa è una domanda un po’ difficile per me perché provengo dal mondo B2C che è molto più orientato alla vendita rispetto al B2B. L’obiettivo, in questo settore, è l’ispiration e non la vendita: cambiano quindi le modalità di comunicazione, i mezzi e i contenuti destinati ai social. I prodotti Dall’Agnese, insieme a quelli dei brand Comprex e Birex, sono pensati come una linea continua di stili, essenze e caratteristiche che vengono riprese in ogni stanza della casa: l’essenza del tavolo da pranzo può essere la stessa dei mobili per la zona notte come può essere la stessa per i complementi d’arredo bagno. È quindi molto importante riuscire a comunicare questa sfaccettatura unica del marchio: per farlo bisogna creare contenuti speciali, volti a questo obiettivo che siano destinati però a un pubblico aziendale. Nella generalità del B2B per il nostro settore, posso dire che solo ora c’è un utilizzo dei social degno di nota. In precedenza era molto raro vedere una comunicazione sui media anche da parte di brand molto importanti. Capisco la sfida nel portare contenuti rivolti non all’utente finale bensì all’azienda che ricopre, in questo caso, il ruolo di tramite. È indubbiamente più semplice parlare direttamente con il consumatore che con un altro business. Ora ho notato un incremento nell’uso di Instagram da parte del B2B.

Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?

Facebook funziona ancora molto bene per Dall’Agnese e Birex perché abbiamo la forza della storicità dalla nostra parte: molti agenti e clienti condividono i nostri contenuti, portandoci così traffico e interazioni. Mi aspetto che Facebook vada piano piano a perdere potenza, in merito alla nostra realtà. Al momento uno dei nostri goal è investire tempo e risorse su Pinterest e Instagram poiché stiamo cercando di alzare il nostro target, puntando ad architetti e designer, e abbiamo capito che questa piattaforma si sposa perfettamente con la nostra linea di business. Credo che i social dal grande impatto visuale, come Instagram e Pinterest, siano i più indicati per una realtà d’arredo come la nostra. In questo periodo la piattaforma che più si discosta dal nostro business è YouTube, dove pubblichiamo meno contenuti.

I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?

È vero, anche se lavorativamente parlando preferisco avere follower in target e attivi piuttosto che una fanbase più grande ma meno in linea con Dall’Agnese, Birex e Comprex. Uno dei nostri obiettivi è, sì, crescere ma sempre in maniera organica e sempre puntando a follower in linea con il nostro brand. Vogliamo comunque continuare a puntare anche sulle interazioni, un altro dato fondamentale sulle piattaforme social. Le interazioni, poi, sono un indice della qualità dei follower: se il primo numero è basso ma il secondo è alto si nota subito una discrepanza e, probabilmente, la prima conclusione tratta è che i follower siano stati comprati, soprattutto per chi si occupa di social e lavora nel settore.

Quanto contano le recensioni online, sono importanti?

Sono importanti sicuramente nel B2C ma al momento non le vedo ancora altrettanto importanti nel B2B. In settori come l’arredo, dove opera DA Group, è fondamentale l’impatto nella vita reale: chi acquista mobili e complementi vuole essere sicuro che l’azienda sia solida ma è interessato soprattutto al toccare con mano i materiali, all’impatto concreto di ciò che andrà a scegliere. Personalmente, invece, preferisco non lasciare recensioni perché credo che siano uno strumento potente che viene preso troppo alla leggera da chi le lascia: una recensione ha un grande impatto sulla percezione del brand, che sia negativa o positiva. Anche quando faccio ricerche personali, come per i luoghi da visitare o ristoranti da provare, tendo a non farmi condizionare troppo da ciò che leggo.

Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?

In passato DA Group ha collaborato con professionisti e agenzie. Al momento invece gestiamo tutto internamente, affidandoci a sviluppatori web solamente per il sito web. Credo che riuscire a creare una sinergia tra risorse interne ed esterne sia l’ideale per una comunicazione completa, efficiente e coerente. Il team interno conosce perfettamente il brand, i punti di forza e cosa valorizzare mentre i professionisti esterni sono sempre aggiornati sulle dinamiche di ogni piattaforma social e possono occuparsi del lato operativo con competenza e in maniera verticale. Tendo a prediligere agenzie o professionisti che si verticalizzano su alcuni aspetti piuttosto che sulla quantità di servizi offerti: nessuno può essere performante in ogni ambito, social o settore in egual misura.

Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?

L’obiettivo è sicuramente comunicare sempre di più il Gruppo come forza dei brand. Attualmente abbiamo in programma tre eventi in collaborazione con grandi brand del settore, come Whirpool dove ci concentreremo sulla comunicazione offline. Vogliamo creare una partnership totale con i nostri clienti e ci piacerebbe organizzare delle visite in struttura così da raccontare al meglio la nostra storia e i nostri prodotti, azzerando la differenza tra showroom e catalogo. Respirare l’atmosfera, vedere e toccare con mano i prodotti è tutta un’altra cosa rispetto a sfogliare un catalogo. Tra i vari progetti vorremmo anche concentrarci sulla brand awareness per una comunicazione completa su ogni lato.

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