AFG Packaging / Francesco Polano
Qual è il tuo ruolo in azienda e con quali figure ti interfacci maggiormente?
AFG Packaging è un’azienda fondata nel 1996, la sigla rappresenta le iniziali dei 3 figli della proprietà: Anna, Francesco e Giovanni. Io mi occupo principalmente di tutta la parte strategica insieme alle vendite export e al business development, quindi la mia figura non è incentrata solamente sul marketing anche perché questa funzione non è mai stata formalizzata in azienda finora.
Che cosa ti ha portato ad assumere una posizione nell’ambito marketing?
Lavorando nel commerciale con un’inclinazione verso l’estero, sin dall’inizio ho avuto un approccio di business development. Mi ritengo una persona molto curiosa e ogni volta che si presentava l’occasione di parlare con un fornitore identificavo tutte le dinamiche in grado di portare beneficio alla nostra azienda e al partner con cui siglavamo un contratto. In questo modo mi sono trovato a essere richiesto dai fornitori come supporto nello sviluppo dei progetti e tutto ciò mi ha portato a prendere i contatti con i responsabili marketing delle realtà con cui collaboriamo evolvendo la comunicazione aziendale interna e migliorando successivamente quella esterna.
Qual è la piattaforma social che utilizzi con maggior coinvolgimento e quale meno?
Personalmente sono uscito dal mondo social mantenendo solamente il riferimento LinkedIn. Ero presente su Facebook prima ancora della nascita di Instagram ma è un piattaforma che ho lasciato perdere per motivi di tempo, ho preferito dedicare quel tempo alla mia famiglia anche perché non mi interessano né le comparazioni né come vivono le altre persone. Sotto l’aspetto aziendale invece è diverso perché LinkedIn è indubbiamente un social fondamentale per il nostro business: ci interessa per il recruiting e per valutare ad ampio spettro i partner e i fornitori presenti sul mercato. In generale vedo una grande mancanza di percezione e consapevolezza verso il mondo della plastica e della sostenibilità su tutti i social media. Proprio per questo non escludo che, in futuro, una piattaforma su cui potremmo presenziare per portare informazione e formazione possa essere TikTok o più facilmente Instagram, coinvolgendo e includendo nel nostro settore anche i più giovani che ora lo frequentano poco. La speranza va riposta sui giovani che, con la loro apertura mentale, possano mettere in questione quanto recepito. C’è molta disinformazione e mi piacerebbe contribuire attivamente per cambiare l’approccio al mondo della plastica.
Qual è il peso che date ai social network all’interno del contesto lavorativo?
Finora AFG Packaging ha dato poco peso alla parte social ma adesso stiamo iniziando a dedicarvi tempo e risorse perché abbiamo compreso la loro importanza. Ciò che ci interessa maggiormente è smarcarci dal nostro core-product e inoltre a livello locale vogliamo mostrare per la prima volta la nostra presenza attiva sul mercato, puntando sull’authority. Il contesto lavorativo è per noi molto importante soprattutto per il singolo lavoratore, vogliamo esporre la nostra identità affinché chi lavora in azienda si senta parte integrante del brand.
Hai pensato di avvalerti dell’aiuto di professionisti del mondo social vista l’importanza raggiunta dalle piattaforme digitali e la loro complessità di gestione?
Certamente, ci siamo appena affidati a un’agenzia esterna per la gestione delle nostre piattaforme. In questo ambito è importante la competenza ma soprattutto l’esperienza, per avere questi elementi internamente in termini di tempo ci avremmo impiegato troppo a differenza di un’entità esterna che invece porta conoscenza e rapidità operativa. Gestisco personalmente i rapporti in tal senso insieme a mia sorella Anna, il nostro prodotto si differenzia dagli altri e quindi l’attenzione al dettaglio a livello digital è fondamentale per comunicarlo correttamente al mercato.
Qual è la tua giornata tipo e quale ambito nuovo ti piacerebbe approfondire?
Ogni giorno mi interfaccio sia a livello operativo lato produzione sia a livello manageriale per quanto riguarda la parte commerciale. La ricerca e lo sviluppo fa parte della mia quotidianità in AFG Packaging insieme a tutta la parte normativa che, nel nostro settore, delinea i parametri attraverso i quali possiamo poi muoverci sul mercato. La normativa, nel nostro caso, guida tutta la comunicazione marketing: quando mi trovo a realizzare un nuovo progetto seguo sempre la parte tecnica grazie alla quale posso conoscere i limiti aziendali verso i quali possiamo spingerci. Trovo interessante l’aspetto normativo perché se da un lato ci limita molto, dall’altro ci offre opportunità. La sostenibilità è in assoluto il nostro driver.
AFG Packaging / Francesco Polano
Qual è il tuo ruolo in azienda e con quali figure ti interfacci maggiormente?
AFG Packaging è un’azienda fondata nel 1996, la sigla rappresenta le iniziali dei 3 figli della proprietà: Anna, Francesco e Giovanni. Io mi occupo principalmente di tutta la parte strategica insieme alle vendite export e al business development, quindi la mia figura non è incentrata solamente sul marketing anche perché questa funzione non è mai stata formalizzata in azienda finora.
Che cosa ti ha portato ad assumere una posizione nell’ambito marketing?
Lavorando nel commerciale con un’inclinazione verso l’estero, sin dall’inizio ho avuto un approccio di business development. Mi ritengo una persona molto curiosa e ogni volta che si presentava l’occasione di parlare con un fornitore identificavo tutte le dinamiche in grado di portare beneficio alla nostra azienda e al partner con cui siglavamo un contratto. In questo modo mi sono trovato a essere richiesto dai fornitori come supporto nello sviluppo dei progetti e tutto ciò mi ha portato a prendere i contatti con i responsabili marketing delle realtà con cui collaboriamo evolvendo la comunicazione aziendale interna e migliorando successivamente quella esterna.
Qual è la piattaforma social che utilizzi con maggior coinvolgimento e quale meno?
Personalmente sono uscito dal mondo social mantenendo solamente il riferimento LinkedIn. Ero presente su Facebook prima ancora della nascita di Instagram ma è un piattaforma che ho lasciato perdere per motivi di tempo, ho preferito dedicare quel tempo alla mia famiglia anche perché non mi interessano né le comparazioni né come vivono le altre persone. Sotto l’aspetto aziendale invece è diverso perché LinkedIn è indubbiamente un social fondamentale per il nostro business: ci interessa per il recruiting e per valutare ad ampio spettro i partner e i fornitori presenti sul mercato. In generale vedo una grande mancanza di percezione e consapevolezza verso il mondo della plastica e della sostenibilità su tutti i social media. Proprio per questo non escludo che, in futuro, una piattaforma su cui potremmo presenziare per portare informazione e formazione possa essere TikTok o più facilmente Instagram, coinvolgendo e includendo nel nostro settore anche i più giovani che ora lo frequentano poco. La speranza va riposta sui giovani che, con la loro apertura mentale, possano mettere in questione quanto recepito. C’è molta disinformazione e mi piacerebbe contribuire attivamente per cambiare l’approccio al mondo della plastica.
Qual è il peso che date ai social network all’interno del contesto lavorativo?
Finora AFG Packaging ha dato poco peso alla parte social ma adesso stiamo iniziando a dedicarvi tempo e risorse perché abbiamo compreso la loro importanza. Ciò che ci interessa maggiormente è smarcarci dal nostro core-product e inoltre a livello locale vogliamo mostrare per la prima volta la nostra presenza attiva sul mercato, puntando sull’authority. Il contesto lavorativo è per noi molto importante soprattutto per il singolo lavoratore, vogliamo esporre la nostra identità affinché chi lavora in azienda si senta parte integrante del brand.
Hai pensato di avvalerti dell’aiuto di professionisti del mondo social vista l’importanza raggiunta dalle piattaforme digitali e la loro complessità di gestione?
Certamente, ci siamo appena affidati a un’agenzia esterna per la gestione delle nostre piattaforme. In questo ambito è importante la competenza ma soprattutto l’esperienza, per avere questi elementi internamente in termini di tempo ci avremmo impiegato troppo a differenza di un’entità esterna che invece porta conoscenza e rapidità operativa. Gestisco personalmente i rapporti in tal senso insieme a mia sorella Anna, il nostro prodotto si differenzia dagli altri e quindi l’attenzione al dettaglio a livello digital è fondamentale per comunicarlo correttamente al mercato.
Qual è la tua giornata tipo e quale ambito nuovo ti piacerebbe approfondire?
Ogni giorno mi interfaccio sia a livello operativo lato produzione sia a livello manageriale per quanto riguarda la parte commerciale. La ricerca e lo sviluppo fa parte della mia quotidianità in AFG Packaging insieme a tutta la parte normativa che, nel nostro settore, delinea i parametri attraverso i quali possiamo poi muoverci sul mercato. La normativa, nel nostro caso, guida tutta la comunicazione marketing: quando mi trovo a realizzare un nuovo progetto seguo sempre la parte tecnica grazie alla quale posso conoscere i limiti aziendali verso i quali possiamo spingerci. Trovo interessante l’aspetto normativo perché se da un lato ci limita molto, dall’altro ci offre opportunità. La sostenibilità è in assoluto il nostro driver.