Ambient7 / Matteo Herbin
Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?
Mi sono diplomato in Ragioneria con indirizzo informatico e sono entrato subito nel mondo del lavoro come freelance. Mi sono poi iscritto all’Università, sempre continuando a lavorare: all’inizio mi occupavo principalmente di web design. Dopo qualche tempo ho iniziato a creare contenuti prima del boom dei social, quindi avevo già una certa esperienza. Ho collaborato con GoPro per la creazione di contenuti sportivi: un esempio è il lavoro per un team del Campionato Italiano Rally per il quale filmavo le prove con action cam. Nel giro di qualche ora dopo il ritorno dell’auto al parco chiuso, pubblicavo il video onboard su YouTube con anche un minimo di montaggio. Poi ho iniziato a lavorare sulle strategie applicate a e-commerce, newsletter fino alle ads su Facebook. Ho avuto diverse esperienze nel settore informatico lavorando prima per una startup tecnologica, poi per un’azienda di produzione elettronica dove ho seguito e-commerce e comunicazione. Mi sono poi spostato in una software house a Trieste per costruire e gestire la strategia di comunicazione integrata che si rivolgeva a due target completamente diversi. Qui ho puntato tantissimo su YouTube: realizzavamo video infomarketing per ogni necessità del mercato, focalizzati sulle esigenze utente specifiche Adesso in Ambient7 sono tornato un po’ alle origini, lavorando su marketing e comunicazione a tutto tondo: gestisco e creo i contenuti, mi occupo degli eventi e della comunicazione offline e online.
Cosa ne pensi dei social media nel segmento di mercato B2B?
Secondo me in pochissimi fanno una comunicazione coordinata e, soprattutto, mirata a ciascun canale. Credo che nel B2B abbia senso creare sia personal branding che brand awareness: è un settore complesso con dinamiche su più livelli. Bisogna comprendere anche quali piattaforme sono coerenti con il brand ed essere costanti nella pubblicazione dei contenuti.
Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?
LinkedIn è sicuramente il social più in linea con Ambient7, anche grazie alle reti personali e all’importanza che ricoprono all’interno della piattaforma. Il canale più lontano, al momento, è TikTok dato che il nostro pubblico target non è presente e credo che i nostri contenuti potrebbero essere percepiti come non importanti.
I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?
Non sono d’accordo con questa percezione: ho un approccio più diretto, quasi totalmente data driven. Preferisco avere dei risultati concreti, come interazioni e azioni che convertono, piuttosto che un’ampia fanbase che magari non è interessata ai nostri contenuti. È un po’ una vanity metric che, sì, fa piacere ma che lascia il tempo che trova.
Quanto contano le recensioni online, sono importanti?
La mia filosofia di base è rispondere sempre: sarebbe come se una persona venisse a bussare alla sede di Ambient7, facesse una domanda e non ricevesse risposta. Cerco sempre di interagire e mostrare che l’azienda è presente a livello comunicativo, non solo sui social. Le recensioni, nel nostro caso specifico, non sono così fondamentali ma costituiscono un buon punto da cui partire per migliorare e per creare un rapporto con il pubblico. Personalmente, invece, le leggo spesso sia quando viaggio che quando cerco un semplice ristorante o prodotto.
Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?
Siamo affiancati da un’agenzia che ci aiuta su diversi lati: si tratta di un gruppo con competenze verticali molto specifiche, perfette per il mio metodo di lavoro applicato ad un’azienda come Ambient7 che non ha un reparto marketing e comunicazione strutturato. Il sito è realizzato e gestito internamente così come social, newsletter e campagne. Questo perché credo che il know-how, l’atmosfera e le caratteristiche dell’azienda si possano comprendere e, quindi, comunicare al meglio solo dall’interno.
Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?
In Ambient7 abbiamo diversi progetti di comunicazione, a partire dalla strutturazione di un ufficio stampa fino ad arrivare a una vera e propria strategia di infomarketing. Vorremmo creare una comunicazione che ruoti attorno ai video, non solo sui social, ma anche sul sito web, continuando a migliorare sul lato comunicazione. Stiamo portando avanti una ricerca che ci sta dando molte soddisfazioni ma che non vogliamo ancora spoilerare. Stiamo anche lavorando per migliorare la comunicazione interna. Tengo tantissimo a essere sicuro che ogni collega lavori al meglio e si senta a proprio agio anche nel proporre, provare novità mettendo a frutto le proprie migliori attitudini.
Ambient7 / Matteo Herbin
Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?
Mi sono diplomato in Ragioneria con indirizzo informatico e sono entrato subito nel mondo del lavoro come freelance. Mi sono poi iscritto all’Università, sempre continuando a lavorare: all’inizio mi occupavo principalmente di web design. Dopo qualche tempo ho iniziato a creare contenuti prima del boom dei social, quindi avevo già una certa esperienza. Ho collaborato con GoPro per la creazione di contenuti sportivi: un esempio è il lavoro per un team del Campionato Italiano Rally per il quale filmavo le prove con action cam. Nel giro di qualche ora dopo il ritorno dell’auto al parco chiuso, pubblicavo il video onboard su YouTube con anche un minimo di montaggio. Poi ho iniziato a lavorare sulle strategie applicate a e-commerce, newsletter fino alle ads su Facebook. Ho avuto diverse esperienze nel settore informatico lavorando prima per una startup tecnologica, poi per un’azienda di produzione elettronica dove ho seguito e-commerce e comunicazione. Mi sono poi spostato in una software house a Trieste per costruire e gestire la strategia di comunicazione integrata che si rivolgeva a due target completamente diversi. Qui ho puntato tantissimo su YouTube: realizzavamo video infomarketing per ogni necessità del mercato, focalizzati sulle esigenze utente specifiche Adesso in Ambient7 sono tornato un po’ alle origini, lavorando su marketing e comunicazione a tutto tondo: gestisco e creo i contenuti, mi occupo degli eventi e della comunicazione offline e online.
Cosa ne pensi dei social media nel segmento di mercato B2B?
Secondo me in pochissimi fanno una comunicazione coordinata e, soprattutto, mirata a ciascun canale. Credo che nel B2B abbia senso creare sia personal branding che brand awareness: è un settore complesso con dinamiche su più livelli. Bisogna comprendere anche quali piattaforme sono coerenti con il brand ed essere costanti nella pubblicazione dei contenuti.
Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?
LinkedIn è sicuramente il social più in linea con Ambient7, anche grazie alle reti personali e all’importanza che ricoprono all’interno della piattaforma. Il canale più lontano, al momento, è TikTok dato che il nostro pubblico target non è presente e credo che i nostri contenuti potrebbero essere percepiti come non importanti.
I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?
Non sono d’accordo con questa percezione: ho un approccio più diretto, quasi totalmente data driven. Preferisco avere dei risultati concreti, come interazioni e azioni che convertono, piuttosto che un’ampia fanbase che magari non è interessata ai nostri contenuti. È un po’ una vanity metric che, sì, fa piacere ma che lascia il tempo che trova.
Quanto contano le recensioni online, sono importanti?
La mia filosofia di base è rispondere sempre: sarebbe come se una persona venisse a bussare alla sede di Ambient7, facesse una domanda e non ricevesse risposta. Cerco sempre di interagire e mostrare che l’azienda è presente a livello comunicativo, non solo sui social. Le recensioni, nel nostro caso specifico, non sono così fondamentali ma costituiscono un buon punto da cui partire per migliorare e per creare un rapporto con il pubblico. Personalmente, invece, le leggo spesso sia quando viaggio che quando cerco un semplice ristorante o prodotto.
Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?
Siamo affiancati da un’agenzia che ci aiuta su diversi lati: si tratta di un gruppo con competenze verticali molto specifiche, perfette per il mio metodo di lavoro applicato ad un’azienda come Ambient7 che non ha un reparto marketing e comunicazione strutturato. Il sito è realizzato e gestito internamente così come social, newsletter e campagne. Questo perché credo che il know-how, l’atmosfera e le caratteristiche dell’azienda si possano comprendere e, quindi, comunicare al meglio solo dall’interno.
Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?
In Ambient7 abbiamo diversi progetti di comunicazione, a partire dalla strutturazione di un ufficio stampa fino ad arrivare a una vera e propria strategia di infomarketing. Vorremmo creare una comunicazione che ruoti attorno ai video, non solo sui social, ma anche sul sito web, continuando a migliorare sul lato comunicazione. Stiamo portando avanti una ricerca che ci sta dando molte soddisfazioni ma che non vogliamo ancora spoilerare. Stiamo anche lavorando per migliorare la comunicazione interna. Tengo tantissimo a essere sicuro che ogni collega lavori al meglio e si senta a proprio agio anche nel proporre, provare novità mettendo a frutto le proprie migliori attitudini.