BOS Italy / Paolo Maggiolo
Qual è il tuo ruolo in azienda e con quali figure ti interfacci maggiormente?
Sono entrato in BOS Italy quasi due anni fa come Direttore Marketing e Commerciale. Durante il primo anno mi sono concentrato principalmente sul posizionamento del Brand e sulla strategia di comunicazione, lavorando sulle dinamiche aziendali e attivando un piano di riorganizzazione. Si è trattato di ricercare e comprendere i punti di forza dell’azienda e di farne argomenti condivisi, da valorizzare e comunicare. Tutti in BOS rappresentiamo e manifestiamo ora questi valori. Il Brand ha ora una sua chiara identità e il progetto imprenditoriale ha una connotazione nel mercato in linea con il piano di business cha abbiamo messo a punto per i prossimi anni. Sin da subito ho ambito a creare una sinergia tra interno ed esterno. Sono convinto che sia cardinale comprendere ciò che si conosce dell’azienda e l’opinione dei nostri clienti. Per questo motivo ho studiato il nostro passato e la storia del brand, in maniera tale da avere una percezione completa di questa realtà. Vogliamo continuare a portare sul mercato delle soluzioni e dei servizi d’eccellenza: professionali; ma per farlo nel migliore dei modi dobbiamo far conoscere l’azienda, i valori, i servizi che fanno la differenza della nostra proposta. Per sviluppare il nostro catalogo ci affidiamo esclusivamente a produttori internazionali. Sono in grado di garantirci una collaborazione sicura, all’altezza delle nostre aspettative, e accolgono le nostre specifiche richieste tecniche sullo sviluppo del nostro firmware proprietario. Per la nostra crescita nel mercato dedichiamo tempo e attenzioni ai nostri distributori partner e ai loro clienti installatori per i quali organizziamo dei corsi di formazione attiva, garantendo un efficiente help desk. Gestiamo l’assistenza tecnica con un sistema di ticketing che ci permette di tenere allineati e aggiornati tutti gli attori coinvolti sullo stato della pratica.
Che cosa ti ha portato ad assumere una posizione nell’ambito marketing?
Nel 1988 ho iniziato a occuparmi di Marketing in una multinazionale che, qualche anno dopo, è stata acquisita dalla General Electric. Qui sono entrato come Product Manager Junior per poi diventare un Senior, affiancando il Direttore Marketing Commerciale, che sarebbe poi stato uno dei miei mentori nella vita professionale. Ho dunque imparato questo lavoro in un ambiente che mi ha accolto con calore, serietà e rispetto formale, nonostante la mia giovane età. Con l’arrivo di General Electric il cambiamento è stato radicale. Se da un lato il modo di lavorare è stato totalmente rivoluzionato, dall’altro mi ha fatto capire che avevo un grande interesse per lo sviluppo dell’organizzazione. Ho visto nella Sociologia e nella Psicologia Sociale la mia strada per la formazione. Ho quindi intrapreso il mio percorso di studi universitari laureandomi in Sociologia. Dopo questi primi 10 anni di multinazionale, ho iniziato a fare esperienza in altre aziende, diversamente strutturate e dimensionate. Ho lavorato nel Gardening come responsabile Marketing e poi come Assistente al Direttore Commerciale occupandomi di più progetti, con responsabilità. Sono poi passato alla gestione della comunicazione e del marketing spostandomi in altre aziende strutturate, costruendo sempre più la mia competenza nel marketing e la conoscenza del mondo impreditoriale in settori diversi tra loro. In BOS Italy, ho adesso la possibilità di impiegare tutte le competenze acquisite per creare un ambiente stimolante, rispettoso, organizzato e dinamicamente rivolto al futuro.
Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?
BOS Italy è una realtà con peculiari caratteristiche dove, prima del digital, esiste la relazione interpersonale con i partner. Consideriamo “social” ogni rapporto interno ed esterno, dalle collaborazioni tecnologiche fino alle interazioni quotidiane con distributori, installatori, organizzazioni commerciali. Sono i rapporti di rispetto e di fiducia che vengono alimentati con le relazioni e il lavoro che facciamo insieme il legame che ci unisce a cui teniamo, poi lavoriamo con i social. Per quanto riguarda le piattaforme, siamo presenti su LinkedIn e Facebook. Il primo è sicuramente quello a noi più vicino a noi, perché ci permette di restare in contatto e comunicare con i professionisti che sono influenti per potere di scelta all’interno dei distributori di sicurezza e con gli installatori, che scelgono o possono scegliere BOS per realizzare i loro lavori. Facebook,
Instagram e altre piattaforme sono sicuramente interessanti, ma certamente più lontane dal nostro modello di business, perché hanno un target generalizzato e i contenuti tipo non sono esattamente i nostri.
I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?
Credo che il numero di follower sia una metrica ancora rilevante in certi ambiti. Il top management della maggior parte delle aziende, secondo me, la percepisce come una sorta di cartina tornasole del lavoro svolto nel digital. BOS Italy ha una fanbase misurata ma preferiamo creare contenuti informativi e utili per i follower attuali che creare contenuti ad hoc semplicemente per andare a incrementare questa metrica. I nostri sono follower organici che crescono in maniera graduale grazie alla comunicazione aziendale e alle attività formative e commerciali che ci piace svolgere di persona.
Quanto contano le recensioni online, sono importanti?
Le recensioni sono parte di quel lato del mondo digital che è sempre molto interessante da scoprire e da leggere, e da soppesare. Penso sia una sorta di sostituzione di quello che una volta era il passaparola e sono uno strumento tramite il quale convogliare i suggerimenti delle altre persone. In BOS Italy vogliamo creare una rete di cura e sicurezza nei confronti dei clienti: più che le recensioni vere e proprie, siamo interessati a instaurare rapporti tra persone e a realizzare soluzioni su misura con i nostri prodotti, attenti a comprendere la reale soddisfazione che generiamo. In futuro questo valore verrà confermato anche dalle recensioni, ma solo dopo aver fatto un ottimo lavoro verso il cliente. Le recensioni devono essere un risultato naturale e spontaneo.
Hai pensato di avvalerti dell’aiuto di professionisti del mondo social vista l’importanza raggiunta dalle piattaforme digitali e la loro complessità di gestione?
Prima del mio arrivo, BOS Italy era supportata per la comunicazione da un’agenzia esterna che faceva un po’ tutto, mentre ora la gestione della comunicazione è interna. Penso che, come in ogni collaborazione, il rapporto tra interno ed esterno sia stimolante e necessario per non rimanere ancorati nelle proprie convinzioni. Nessuno può essere completo sotto ogni punto di vista. È proprio qui che bisogna rendersi conto delle competenze a disposizione e di ciò che si può ricevere dagli input esterni. Per me è imprescindibile sviluppare e far crescere all’interno dell’azienda l’importanza di una buona comunicazione tra colleghi e una sensibilità commerciale nelle nostre relazioni. Questo è il miglior modo di mettere anche una agenzia o collaboratori esterni nella condizione di dare il massimo supporto, esprimendo le proprie di competenze.
Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?
Vogliamo affinare gli strumenti, integrando il lavoro automatizzato da e verso i nostri sistemi gestionali e di CRM. Questo ci permetterà di fornire servizi ancora più attenti e curati. Stiamo lavorando in parallelo anche sul sito web per renderlo più funzionale, andando ad aggiungere contenuti, percorsi, servizi. Desideriamo implementare la comunicazione di BOS Italy verso una trasparente presentazione del brand. È il primo step verso la ricerca di nuove partnership, tecnologiche e commerciali. Tutta la nostra comunicazione va resa ancora più vicina ed efficace per trasmettere i nostri valori. Rispetteremo questo concetto in tutto ciò che faremo, per poter eccellere nella nostra integrità.
BOS Italy / Paolo Maggiolo
Qual è il tuo ruolo in azienda e con quali figure ti interfacci maggiormente?
Sono entrato in BOS Italy quasi due anni fa come Direttore Marketing e Commerciale. Durante il primo anno mi sono concentrato principalmente sul posizionamento del Brand e sulla strategia di comunicazione, lavorando sulle dinamiche aziendali e attivando un piano di riorganizzazione. Si è trattato di ricercare e comprendere i punti di forza dell’azienda e di farne argomenti condivisi, da valorizzare e comunicare. Tutti in BOS rappresentiamo e manifestiamo ora questi valori. Il Brand ha ora una sua chiara identità e il progetto imprenditoriale ha una connotazione nel mercato in linea con il piano di business cha abbiamo messo a punto per i prossimi anni. Sin da subito ho ambito a creare una sinergia tra interno ed esterno. Sono convinto che sia cardinale comprendere ciò che si conosce dell’azienda e l’opinione dei nostri clienti. Per questo motivo ho studiato il nostro passato e la storia del brand, in maniera tale da avere una percezione completa di questa realtà. Vogliamo continuare a portare sul mercato delle soluzioni e dei servizi d’eccellenza: professionali; ma per farlo nel migliore dei modi dobbiamo far conoscere l’azienda, i valori, i servizi che fanno la differenza della nostra proposta. Per sviluppare il nostro catalogo ci affidiamo esclusivamente a produttori internazionali. Sono in grado di garantirci una collaborazione sicura, all’altezza delle nostre aspettative, e accolgono le nostre specifiche richieste tecniche sullo sviluppo del nostro firmware proprietario. Per la nostra crescita nel mercato dedichiamo tempo e attenzioni ai nostri distributori partner e ai loro clienti installatori per i quali organizziamo dei corsi di formazione attiva, garantendo un efficiente help desk. Gestiamo l’assistenza tecnica con un sistema di ticketing che ci permette di tenere allineati e aggiornati tutti gli attori coinvolti sullo stato della pratica.
Che cosa ti ha portato ad assumere una posizione nell’ambito marketing?
Nel 1988 ho iniziato a occuparmi di Marketing in una multinazionale che, qualche anno dopo, è stata acquisita dalla General Electric. Qui sono entrato come Product Manager Junior per poi diventare un Senior, affiancando il Direttore Marketing Commerciale, che sarebbe poi stato uno dei miei mentori nella vita professionale. Ho dunque imparato questo lavoro in un ambiente che mi ha accolto con calore, serietà e rispetto formale, nonostante la mia giovane età. Con l’arrivo di General Electric il cambiamento è stato radicale. Se da un lato il modo di lavorare è stato totalmente rivoluzionato, dall’altro mi ha fatto capire che avevo un grande interesse per lo sviluppo dell’organizzazione. Ho visto nella Sociologia e nella Psicologia Sociale la mia strada per la formazione. Ho quindi intrapreso il mio percorso di studi universitari laureandomi in Sociologia. Dopo questi primi 10 anni di multinazionale, ho iniziato a fare esperienza in altre aziende, diversamente strutturate e dimensionate. Ho lavorato nel Gardening come responsabile Marketing e poi come Assistente al Direttore Commerciale occupandomi di più progetti, con responsabilità. Sono poi passato alla gestione della comunicazione e del marketing spostandomi in altre aziende strutturate, costruendo sempre più la mia competenza nel marketing e la conoscenza del mondo impreditoriale in settori diversi tra loro. In BOS Italy, ho adesso la possibilità di impiegare tutte le competenze acquisite per creare un ambiente stimolante, rispettoso, organizzato e dinamicamente rivolto al futuro.
Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?
BOS Italy è una realtà con peculiari caratteristiche dove, prima del digital, esiste la relazione interpersonale con i partner. Consideriamo “social” ogni rapporto interno ed esterno, dalle collaborazioni tecnologiche fino alle interazioni quotidiane con distributori, installatori, organizzazioni commerciali. Sono i rapporti di rispetto e di fiducia che vengono alimentati con le relazioni e il lavoro che facciamo insieme il legame che ci unisce a cui teniamo, poi lavoriamo con i social. Per quanto riguarda le piattaforme, siamo presenti su LinkedIn e Facebook. Il primo è sicuramente quello a noi più vicino a noi, perché ci permette di restare in contatto e comunicare con i professionisti che sono influenti per potere di scelta all’interno dei distributori di sicurezza e con gli installatori, che scelgono o possono scegliere BOS per realizzare i loro lavori. Facebook,
Instagram e altre piattaforme sono sicuramente interessanti, ma certamente più lontane dal nostro modello di business, perché hanno un target generalizzato e i contenuti tipo non sono esattamente i nostri.
I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?
Credo che il numero di follower sia una metrica ancora rilevante in certi ambiti. Il top management della maggior parte delle aziende, secondo me, la percepisce come una sorta di cartina tornasole del lavoro svolto nel digital. BOS Italy ha una fanbase misurata ma preferiamo creare contenuti informativi e utili per i follower attuali che creare contenuti ad hoc semplicemente per andare a incrementare questa metrica. I nostri sono follower organici che crescono in maniera graduale grazie alla comunicazione aziendale e alle attività formative e commerciali che ci piace svolgere di persona.
Quanto contano le recensioni online, sono importanti?
Le recensioni sono parte di quel lato del mondo digital che è sempre molto interessante da scoprire e da leggere, e da soppesare. Penso sia una sorta di sostituzione di quello che una volta era il passaparola e sono uno strumento tramite il quale convogliare i suggerimenti delle altre persone. In BOS Italy vogliamo creare una rete di cura e sicurezza nei confronti dei clienti: più che le recensioni vere e proprie, siamo interessati a instaurare rapporti tra persone e a realizzare soluzioni su misura con i nostri prodotti, attenti a comprendere la reale soddisfazione che generiamo. In futuro questo valore verrà confermato anche dalle recensioni, ma solo dopo aver fatto un ottimo lavoro verso il cliente. Le recensioni devono essere un risultato naturale e spontaneo.
Hai pensato di avvalerti dell’aiuto di professionisti del mondo social vista l’importanza raggiunta dalle piattaforme digitali e la loro complessità di gestione?
Prima del mio arrivo, BOS Italy era supportata per la comunicazione da un’agenzia esterna che faceva un po’ tutto, mentre ora la gestione della comunicazione è interna. Penso che, come in ogni collaborazione, il rapporto tra interno ed esterno sia stimolante e necessario per non rimanere ancorati nelle proprie convinzioni. Nessuno può essere completo sotto ogni punto di vista. È proprio qui che bisogna rendersi conto delle competenze a disposizione e di ciò che si può ricevere dagli input esterni. Per me è imprescindibile sviluppare e far crescere all’interno dell’azienda l’importanza di una buona comunicazione tra colleghi e una sensibilità commerciale nelle nostre relazioni. Questo è il miglior modo di mettere anche una agenzia o collaboratori esterni nella condizione di dare il massimo supporto, esprimendo le proprie di competenze.
Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?
Vogliamo affinare gli strumenti, integrando il lavoro automatizzato da e verso i nostri sistemi gestionali e di CRM. Questo ci permetterà di fornire servizi ancora più attenti e curati. Stiamo lavorando in parallelo anche sul sito web per renderlo più funzionale, andando ad aggiungere contenuti, percorsi, servizi. Desideriamo implementare la comunicazione di BOS Italy verso una trasparente presentazione del brand. È il primo step verso la ricerca di nuove partnership, tecnologiche e commerciali. Tutta la nostra comunicazione va resa ancora più vicina ed efficace per trasmettere i nostri valori. Rispetteremo questo concetto in tutto ciò che faremo, per poter eccellere nella nostra integrità.