Bortolin Kemo / Emilia Bernardi
Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?
Prima di approdare in Bortolin Kemo ho avuto un’esperienza di 15 anni come freelance con un piccolo studio di comunicazione. Sono entrata in questa realtà 4 anni fa, anche se mi sembra ieri. Qui ho trovato pane per i miei denti: il reparto marketing era ancora tutto da formare e ho deciso di accettare questa sfida stimolante. Per me è stato un grande cambiamento, soprattutto a livello professionale. Ora mi occupo di tutta la comunicazione, dai video fino ai documenti destinati ad altri reparti dell’azienda, passando per i contenuti social.
Cosa ne pensi dell’utilizzo dei social media nel segmento di mercato B2B?
Naturalmente non tutti i social sono giusti per il mercato B2B, ma penso sia fondamentale per fare branding esserci e avere contenuti di qualità studiati in base alla piattaforma scelta. Faccio un esempio che penso sia esplicativo: quando sono arrivata in Bortolin Kemo non c’era una figura che si dedicava solo al marketing, non eravamo presenti sui social e soprattutto la pagina Linkedin era ferma. Ai tempi non c’era la visione positiva dei social. Con lo scoppio del Covid, i viaggi sono stati bloccati e i nostri commerciali costretti a fermarsi. Era il momento perfetto per iniziare a utilizzare i social. Così ho preso in mano diversi canali e abbiamo lavorato sui profili di tutti i nostri commerciali, creando una rete di contatti con i nostri clienti. È stato un lavoro di squadra e alla fine la pagina LinkedIn da 290 follower è passata a quasi 2200, un ottimo punto di partenza per il futuro. Nel nostro mercato e per i nostri clienti conta soprattutto esserci fisicamente dare supporto pre e post vendita dei nostri impianti, studiare e innovarci continuamente per soddisfare le loro esigenze.
Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?
Sicuramente LinkedIn come prima scelta, Facebook solo per presenza e per branding. Youtube è perfetto per Bortolin Kemo in quanto possiamo uploadare i video delle nostre macchine e condividerli con i clienti o futuri clienti. Canali come Instagram e Pinterest, più visuali ed estetici, sicuramente non sono adatti ai nostri mercati. TikTok invece è proprio fuori target.
I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?
Non è fondamentale ma sicuramente importante: così come un bell’abito elegante o uno smoking fanno la differenza a una cena di gala, anche avere un buon numero di follower è un bel vedere agli occhi dei possibili clienti. Diciamo però che non serve a mio parere avere un numero alto, inviare richieste di contatti alla cieca solo per avere un numero. Per questo i contatti di Bortolin Kemo sono strettamente legati al nostro settore e puntano sempre alla qualità.
Quanto contano le recensioni online, sono importanti?
In Bortolin Kemo non abbiamo recensioni online, i nostri clienti non usano questi strumenti per fare recensioni. Parlando in generale, in altri settori, penso che le recensioni siano importanti, ormai siamo abituati a vedere la media delle recensioni quanto alta è, ma soprattutto quanto bassa è. A mio avviso non è sempre corrispondente alla realtà delle cose, scrivere su internet per fare una cattiva recensione è troppo facile.
Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?
Naturalmente sì, e di sicuro Bortolin Kemo continuerà a farlo. La nostra azienda ha tantissima storia alle spalle, è molto forte e conosciuta in tutto il mondo, ma è giovane nel palinsesto dei social e, visto il mutamento continuo che il mondo dei social ha, bisogna adeguarsi e continuare a specializzarsi. Per questo ci affidiamo a professionisti esterni, soprattutto quando si tratta di contenuti che vanno fuori dalle nostre corde. Inoltre questo ci permette di avere un altro punto di vista su cui lavorare e da cui partire per creare una strategia.
Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?
In Bortolin Kemo vogliamo sicuramente consolidare e ricercare nuovi mercati, nuovi clienti e soprattutto collaborazioni. Miriamo a espanderci in nuovi mercati non ancora coperti dalla nostra rete di agenti. Desideriamo anche realizzare dei contenuti speciali per alcune realizzazioni, destinati poi a diversi scopi. Parteciperemo a numerose fiere, come quella di novembre a Chicago.
Bortolin Kemo / Emilia Bernardi
Qual è stato il tuo percorso fino ad assumere questo ruolo in azienda?
Prima di approdare in Bortolin Kemo ho avuto un’esperienza di 15 anni come freelance con un piccolo studio di comunicazione. Sono entrata in questa realtà 4 anni fa, anche se mi sembra ieri. Qui ho trovato pane per i miei denti: il reparto marketing era ancora tutto da formare e ho deciso di accettare questa sfida stimolante. Per me è stato un grande cambiamento, soprattutto a livello professionale. Ora mi occupo di tutta la comunicazione, dai video fino ai documenti destinati ad altri reparti dell’azienda, passando per i contenuti social.
Cosa ne pensi dell’utilizzo dei social media nel segmento di mercato B2B?
Naturalmente non tutti i social sono giusti per il mercato B2B, ma penso sia fondamentale per fare branding esserci e avere contenuti di qualità studiati in base alla piattaforma scelta. Faccio un esempio che penso sia esplicativo: quando sono arrivata in Bortolin Kemo non c’era una figura che si dedicava solo al marketing, non eravamo presenti sui social e soprattutto la pagina Linkedin era ferma. Ai tempi non c’era la visione positiva dei social. Con lo scoppio del Covid, i viaggi sono stati bloccati e i nostri commerciali costretti a fermarsi. Era il momento perfetto per iniziare a utilizzare i social. Così ho preso in mano diversi canali e abbiamo lavorato sui profili di tutti i nostri commerciali, creando una rete di contatti con i nostri clienti. È stato un lavoro di squadra e alla fine la pagina LinkedIn da 290 follower è passata a quasi 2200, un ottimo punto di partenza per il futuro. Nel nostro mercato e per i nostri clienti conta soprattutto esserci fisicamente dare supporto pre e post vendita dei nostri impianti, studiare e innovarci continuamente per soddisfare le loro esigenze.
Quale social è più in linea con il vostro modello di business e quale meno?
Sicuramente LinkedIn come prima scelta, Facebook solo per presenza e per branding. Youtube è perfetto per Bortolin Kemo in quanto possiamo uploadare i video delle nostre macchine e condividerli con i clienti o futuri clienti. Canali come Instagram e Pinterest, più visuali ed estetici, sicuramente non sono adatti ai nostri mercati. TikTok invece è proprio fuori target.
I dati dimostrano che avere un numero di follower basso lede l’immagine del brand, cosa ne pensi?
Non è fondamentale ma sicuramente importante: così come un bell’abito elegante o uno smoking fanno la differenza a una cena di gala, anche avere un buon numero di follower è un bel vedere agli occhi dei possibili clienti. Diciamo però che non serve a mio parere avere un numero alto, inviare richieste di contatti alla cieca solo per avere un numero. Per questo i contatti di Bortolin Kemo sono strettamente legati al nostro settore e puntano sempre alla qualità.
Quanto contano le recensioni online, sono importanti?
In Bortolin Kemo non abbiamo recensioni online, i nostri clienti non usano questi strumenti per fare recensioni. Parlando in generale, in altri settori, penso che le recensioni siano importanti, ormai siamo abituati a vedere la media delle recensioni quanto alta è, ma soprattutto quanto bassa è. A mio avviso non è sempre corrispondente alla realtà delle cose, scrivere su internet per fare una cattiva recensione è troppo facile.
Hai mai collaborato con professionisti per quanto riguarda la sfera social?
Naturalmente sì, e di sicuro Bortolin Kemo continuerà a farlo. La nostra azienda ha tantissima storia alle spalle, è molto forte e conosciuta in tutto il mondo, ma è giovane nel palinsesto dei social e, visto il mutamento continuo che il mondo dei social ha, bisogna adeguarsi e continuare a specializzarsi. Per questo ci affidiamo a professionisti esterni, soprattutto quando si tratta di contenuti che vanno fuori dalle nostre corde. Inoltre questo ci permette di avere un altro punto di vista su cui lavorare e da cui partire per creare una strategia.
Quali sono i progetti di comunicazione aziendale futuri?
In Bortolin Kemo vogliamo sicuramente consolidare e ricercare nuovi mercati, nuovi clienti e soprattutto collaborazioni. Miriamo a espanderci in nuovi mercati non ancora coperti dalla nostra rete di agenti. Desideriamo anche realizzare dei contenuti speciali per alcune realizzazioni, destinati poi a diversi scopi. Parteciperemo a numerose fiere, come quella di novembre a Chicago.